Siamo lieti di poter offrire ai nostri Ospiti, per la lettura e lo studio, questo documento dattiloscritto, che acquistammo a Venezia negli anni 80 in un mercatino antiquario. © Montesion per quanto di competenza. | ||||
L'equilibrio delle forme, la legge dei contrari, sta alla base del nostro credo, così come è rappresentato dal simbolo dei due triangoli in opposizione, che sta al centro del pentacolo universale del Martinismo. Ciò significa che non si può essere buoni martinisti se non si tiene nel debito conto il fatto certo che l'uomo è formato di spirito o materia, che lo spirito contempera la materia impedendo all'uomo d'essere un bruto, e che la materia ancòra lo spirito il quale tende a dimenticare che l'essere umano, in quanto composto anche di materia, alle leggi della materia soggiace. |
| |||
A nostro avviso è quindi storicamente errato, e ci sembra che ciò sia obiettivamente chiaro da quanto sopra, far risalire il Martinismo all'Ordine degli Eletti Cohen fondato nel 1750 da Martines De Pasqually, dato che gerarchia e, addirittura, nomenclatura, sono le stesse di quello di Swedenborg anche se lo scopo sia stato - così si sostiene, ma non sappiamo con quanta obiettività - alquanto diverso La teosofia di Pasqually (figlio di Don Martines De Pasqually, che nel 1738 ebbe da Carlo Edoardo Stuart il permesso di fondare una "Grande Loggia Scozzese"....) mirava a procurare ai suoi adepti il diretto contatto, e cosciente, con gli esseri del mondo divino, e con questo contatto creare i presupposti per la reintegrazione dell'essere umano al suo stato anteriore a quello della Caduta. | ||||
La realtà è quella che segue. Nel 1888 il marchese Stanislao De Guaita (1861-1897), insigne studioso di Fabre d'Olivet, Henri Kunrath, Jacob Boehme, Eliphas Levi, autore del "Il serpente della Genesi2 fondò a Parigi l'Ordine Kabalistico della "Rosacroce Rinnovata", il cui supremo consiglio comprendeva fra i suoi dodici membri Papus, Barlet, Péladan, Adam, Gabrel, Thorion e Agostino Chaboseau, oltre a Marc Haven, Sedir e l'abate Alta. "Gli scopi apparenti di questa associazione patente o dogmatica (come chiarisce lo stesso Stanislao De Guaita) fu la diffusione dell'Occultismo | ||||
Mancano dati precisi per stabilire quando e come si stabilì la prima loggia martinista in Italia. Certo sì è che la tradizione italica ha basi talmente profonde in materia di illuminismo e di tendenze templari e rosacruciane per cui tutti i luminari di queste dottrine non mancano mai di citare Dante Alighieri come uno dei più insigni cultori di esoterismo. Siamo tuttavia nel campo della letteratura e quindi della fantasia senza possibilità di controllo. Una base assai più solida, per quanto sempre fluida, è quella della tradizione pitagorica. Ma anche qui manca ogni dato veramente storico che possa portar luce su una questione del genere. | ||||
| ||||