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21 Dicembre 2012! Bufala... o dobbiamo preoccuparci?

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La fine del mondo è una storia semplice, è uno schema generale che sembra dar senso ai capricci del mondo naturale. Ma poi subentra, ben orchestrata, la truffa intenzionale dei mercanti di millenarismo. Qualcuno infatti aggiunge che, essendovi al centro della nostra galassia il buco nero Sagittario A, i Maya si accorsero del suo allineamento con il Sole e con la Terra, proprio nel giorno del solstizio invernale del 2012, il che non poteva che avere un significato funesto. E uno di quei ragionamenti così fallaci da contenere un errore argomentativo quasi per ciascuna sillaba: come potevano i Maya sapere che cosa fosse un buco nero? Come potevano individuarlo attraverso le osservazioni a occhio nudo? Anche ammesso che lo sapessero, perché la coincidenza con il solstizio dovrebbe essere significativa? E perché tutto ciò dovrebbe portare male? Ma soprattutto, perché l'allineamento del Sole con il centro della galassia (reale solo dal nostro marginale punto di osservazione terrestre) dovrebbe avere un effetto fisico percepibile sulla Terra?

Secondo altri interpreti, l'allineamento dei pianeti giganti Giove e Saturno perturberà nel dicembre 2012 «l'asse polare» del Sole, provocando un'attività eccezionale della Catastrofe nostra stella, con conseguenze disastrose per la Terra. Peccato che i due pianeti non saranno affatto allineati nel 2012, che il Sole non ha un unico asse polare e che, costituendo esso da solo il 98% della massa dell'intero sistema solare, non può essere influenzato in modo significativo dalla forza di gravità dei pianeti che gli orbitano attorno. Tralasciando ora il Sole, anche rispetto alla Terra l'azione gravitazionale di tutti gli altri pianeti messi insieme equivale al 2% di quella lunare: difficile immaginare che il loro (peraltro inesistente) allineamento possa stravolgere la crosta terrestre o invertire il campo magnetico.

 

Le assurdità fantastronomiche hanno un tasso di proliferazione così elevato da rendere difficile un'analisi razionale affermazione per affermazione, un po' come capita per il negazionismo in materia climatica o evoluzionistica. L'accecamento ideologico è così tenace che ben presto non serve più rispondere alle provocazioni: vi sarà sempre qualche nuova ipotesi delirante pronta a rimpiazzare le precedenti. Inutile dunque ricordare che il centro della galassia e il piano dell'orbita terrestre non possono trovarsi allineati. Che la crosta terrestre non può spostarsi repentinamente come una glassa sopra la crema. Che il prossimo picco massimo di attività solare, come sanno bene i gestori di reti elettriche, è previsto perla metà del 2013. Che l'impatto gravitazionale del buco nero Sagittario A sulla Terra è pari a un milionesimo di quello del Sole. Che il nostro sistema solare incrocia il piano galattico della Via Lattea ogni 33 milioni di anni e che l'ultima volta è successo circa 3 milioni di anni fa: ne mancano trenta al prossimo.

La truffa prosegue, perché si dice che già in passato, secondo cicli regolari, queste coincidenze astrali coincisero con cataclismi globali e con stravolgimenti del mondo. Il che è risaputo come falso: nell'ultima configurazione simile che si è realizzata, 13 mila anni fa, gli evoluzionisti non riscontrano alcun fenomeno parossistico. Non vi è alcuna traccia nemmeno del paventato ciclo catastrofico di 26 mila anni: stava volgendo al termine l'ultima era glaciale e tutto procedeva come negli ultimi due milioni e mezzo di anni. I menagramo da bestseller apocalittico esoterico non sono ancora soddisfatti e a questo punto si rivolgono disperati, ma invano, al killer per eccellenza: un oggetto misterioso e oscuro che starebbe facendo rotta dritto verso la Terra, con appuntamento fissato per il 21 dicembre 2012. Per alcuni è un pianeta X, il dodicesimo enigmatico pianeta del sistema solare, per altri una stella nana, una cometa, o un asteroide colossale. Il fatto che nessun osservatorio astronomico li abbia mai individuati né catalogati (eppure ormai dovrebbero essere così vicini da vedersi a occhio nudo) viene spiegato ipotizzando orbite talmente ellittiche da essere fisicamente impossibili, oppure ricorrendo a non meglio definite anomalie nella visibilità del cielo. Ma a questo punto possiamo abbandonare caritatevolmente al loro delirio autoreferenziale i sostenitori di queste fantasticherie.

Talvolta l'appiglio con la scienza c'è, ma viene subito travisato intenzionalmente, stravolgendo tempi e modi dei processi. Come causa della presunta catastrofe del 2012 si ricorre a improbabili ribaltamenti dei poli magnetici, a oscillazioni dell'asse di rotazione terrestre, a glaciazioni improvvise, ad aumenti dell'eccentricità dell'orbita terrestre. Tutti fenomeni reali, ma che hanno cause geodinamiche e astrofisiche note e richiedono tempi geologici (e non umani) per realizzarsi. Non esistono evidenze di fenomeni repentini in questi processi. I poli magnetici terrestri si sono invertiti l'ultima volta 780 mila anni fa e non sembra essere successo niente di particolarmente drammatico nella storia naturale.

Tra un ribaltamento e il successivo, possono passare anche 30 milioni di anni e nel frattempo le migrazioni e le variazioni di intensità del campo magnetico si svolgono in millenni. Al momento il polo magnetico settentrionale si sta spostando di circa 41 km all'anno verso la Siberia ed è debole, ma nulla lascia presagire che debba rovesciarsi improvvisamente, disobbedendo a uno schema che dura da milioni di anni. Lo stesso vale per l'eccentricità dell'asse di rotazione terrestre, al quale dobbiamo l'alternanza delle stagioni, che varia tra 22,1 e 24,5 gradi di inclinazione rispetto al piano orbitale nell'arco 41 mila anni. (...)

E in ogni caso, per tornare ai Maya, nulla hanno a che fare questi fenomeni con arbitrari cicli astrologici. L'uscita di sicurezza finale, per i mercanti massmediatici del millenarismo, è quella di mutare segno alla data: non più crollo funesto, ma occasione di rinnovamento cosmico e di trasformazione spirituale. Insomma, era solo una metafora. Come valutare coloro che rimestano nel torbido e approfittano della credulità generale per inventare ipotesi inesistenti, scenari falsificati e fantasie esoteriche? Ci propinano queste sciocchezze ridicole persino in prima serata nella televisione pubblica, a spese dei contribuenti, mescolando ripetitivamente le stesse bufale misterioso, la strumentalizzazione dei dati scientifici e lo storpiamento della ragione. Poi cavalcando un'audience ben coltivata e ammansita vendono decine di migliaia di libri sui Maya e sulla fine del mondo, scimmiottando il linguaggio scientifico, ammiccando e strizzando l'occhio verso chissà quali rivelazioni. Dopo che la profezia sarà stata smentita, nel bestseller successivo spiegheranno che la fine del mondo era solo un'allegoria, che non si voleva dire quello che molti avevano inteso, e che è tempo di dedicarsi alla prossima superstizione per ingenui.

Telmo Pievani


 

Il documento che precede, a firma di Telmo Pievani è ripreso dal quotidiano " Il Messaggero" di Roma, ed è stato pubblicato il 10 Novembre 2012

 

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