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Dicembre 2012! Bufala... o dobbiamo preoccuparci?
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La fine del mondo è
una storia semplice, è uno schema generale che sembra dar senso
ai capricci del mondo naturale. Ma poi subentra, ben
orchestrata, la truffa intenzionale dei mercanti di
millenarismo. Qualcuno infatti aggiunge che, essendovi al centro
della nostra galassia il buco nero Sagittario A, i Maya si
accorsero del suo allineamento con il Sole e con la Terra,
proprio nel giorno del solstizio invernale del 2012, il che non
poteva che avere un significato funesto. E uno di quei
ragionamenti così fallaci da contenere un errore argomentativo
quasi per ciascuna sillaba: come potevano i Maya sapere che cosa
fosse un buco nero? Come potevano individuarlo attraverso le
osservazioni a occhio nudo? Anche ammesso che lo sapessero,
perché la coincidenza con il solstizio dovrebbe essere
significativa? E perché tutto ciò dovrebbe portare male? Ma
soprattutto, perché l'allineamento del Sole con il centro della
galassia (reale solo dal nostro marginale punto di osservazione
terrestre) dovrebbe avere un effetto fisico percepibile sulla
Terra?
Secondo altri
interpreti, l'allineamento dei pianeti giganti Giove e Saturno
perturberà nel dicembre 2012 «l'asse polare» del Sole,
provocando un'attività eccezionale della Catastrofe nostra
stella, con conseguenze disastrose per la Terra. Peccato che i
due pianeti non saranno affatto allineati nel 2012, che il Sole
non ha un unico asse polare e che, costituendo esso da solo il
98% della massa dell'intero sistema solare, non può essere
influenzato in modo significativo dalla forza di gravità dei
pianeti che gli orbitano attorno. Tralasciando ora il Sole,
anche rispetto alla Terra l'azione gravitazionale di tutti gli
altri pianeti messi insieme equivale al 2% di quella lunare:
difficile immaginare che il loro (peraltro inesistente)
allineamento possa stravolgere la crosta terrestre o invertire
il campo magnetico.
Le assurdità
fantastronomiche hanno un tasso di proliferazione così elevato
da rendere difficile un'analisi razionale affermazione per
affermazione, un po' come capita per il negazionismo in materia
climatica o evoluzionistica. L'accecamento ideologico è così
tenace che ben presto non serve più rispondere alle
provocazioni: vi sarà sempre qualche nuova ipotesi delirante
pronta a rimpiazzare le precedenti. Inutile dunque ricordare che
il centro della galassia e il piano dell'orbita terrestre non
possono trovarsi allineati. Che la crosta terrestre non può
spostarsi repentinamente come una glassa sopra la crema. Che il
prossimo picco massimo di attività solare, come sanno bene i
gestori di reti elettriche, è previsto perla metà del 2013. Che
l'impatto gravitazionale del buco nero Sagittario A sulla Terra
è pari a un milionesimo di quello del Sole. Che il nostro
sistema solare incrocia il piano galattico della Via Lattea ogni
33 milioni di anni e che l'ultima volta è successo circa 3
milioni di anni fa: ne mancano trenta al prossimo.
La truffa prosegue,
perché si dice che già in passato, secondo cicli regolari,
queste coincidenze astrali coincisero con cataclismi globali e
con stravolgimenti del mondo. Il che è risaputo come falso:
nell'ultima configurazione simile che si è realizzata, 13 mila
anni fa, gli evoluzionisti non riscontrano alcun fenomeno
parossistico. Non vi è alcuna traccia nemmeno del paventato
ciclo catastrofico di 26 mila anni: stava volgendo al termine
l'ultima era glaciale e tutto procedeva come negli ultimi due
milioni e mezzo di anni. I menagramo da bestseller apocalittico
esoterico non sono ancora soddisfatti e a questo punto si
rivolgono disperati, ma invano, al killer per eccellenza: un
oggetto misterioso e oscuro che starebbe facendo rotta dritto
verso la Terra, con appuntamento fissato per il 21 dicembre
2012. Per alcuni è un pianeta X, il dodicesimo enigmatico
pianeta del sistema solare, per altri una stella nana, una
cometa, o un asteroide colossale. Il fatto che nessun
osservatorio astronomico li abbia mai individuati né catalogati
(eppure ormai dovrebbero essere così vicini da vedersi a occhio
nudo) viene spiegato ipotizzando orbite talmente ellittiche da
essere fisicamente impossibili, oppure ricorrendo a non meglio
definite anomalie nella visibilità del cielo. Ma a questo punto
possiamo abbandonare caritatevolmente al loro delirio
autoreferenziale i sostenitori di queste fantasticherie.
Talvolta l'appiglio
con la scienza c'è, ma viene subito travisato intenzionalmente,
stravolgendo tempi e modi dei processi. Come causa della
presunta catastrofe del 2012 si ricorre a improbabili
ribaltamenti dei poli magnetici, a oscillazioni dell'asse di
rotazione terrestre, a glaciazioni improvvise, ad aumenti
dell'eccentricità dell'orbita terrestre. Tutti fenomeni reali,
ma che hanno cause geodinamiche e astrofisiche note e richiedono
tempi geologici (e non umani) per realizzarsi. Non esistono
evidenze di fenomeni repentini in questi processi. I poli
magnetici terrestri si sono invertiti l'ultima volta 780 mila
anni fa e non sembra essere successo niente di particolarmente
drammatico nella storia naturale.
Tra
un ribaltamento e il successivo, possono passare anche 30
milioni di anni e nel frattempo le migrazioni e le variazioni di
intensità del campo magnetico si svolgono in millenni. Al
momento il polo magnetico settentrionale si sta spostando di
circa 41 km all'anno verso la Siberia ed è debole, ma nulla
lascia presagire che debba rovesciarsi improvvisamente,
disobbedendo a uno schema che dura da milioni di anni. Lo stesso
vale per l'eccentricità dell'asse di rotazione terrestre, al
quale dobbiamo l'alternanza delle stagioni, che varia tra 22,1 e
24,5 gradi di inclinazione rispetto al piano orbitale nell'arco
41 mila anni. (...)
E in ogni caso, per
tornare ai Maya, nulla hanno a che fare questi fenomeni con
arbitrari cicli astrologici. L'uscita di sicurezza finale, per i
mercanti massmediatici del millenarismo, è quella di mutare
segno alla data: non più crollo funesto, ma occasione di
rinnovamento cosmico e di trasformazione spirituale. Insomma,
era solo una metafora. Come valutare coloro che rimestano nel
torbido e approfittano della credulità generale per inventare
ipotesi inesistenti, scenari falsificati e fantasie esoteriche?
Ci propinano queste sciocchezze ridicole persino in prima serata
nella televisione pubblica, a spese dei contribuenti, mescolando
ripetitivamente le stesse bufale misterioso, la
strumentalizzazione dei dati scientifici e lo storpiamento della
ragione. Poi cavalcando un'audience ben coltivata e ammansita
vendono decine di migliaia di libri sui Maya e sulla fine del
mondo, scimmiottando il linguaggio scientifico, ammiccando e
strizzando l'occhio verso chissà quali rivelazioni. Dopo che la
profezia sarà stata smentita, nel bestseller successivo
spiegheranno che la fine del mondo era solo un'allegoria, che
non si voleva dire quello che molti avevano inteso, e che è
tempo di dedicarsi alla prossima superstizione per ingenui.
Telmo
Pievani
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