Il tuo browser non supporta il tag embed per questo motivo non senti alcuna musica L’esoterismo ha sempre a che fare con la politica, e viceversa, perché l’arte della polis riguarda tutto l’uomo, ragione, passioni, istinti, sogni, errori, ambizioni, paure. L’unico modo di mettere insieme questo fascio di istinti, spesso pre-verbali e inconsci, è il comando politico che usa il mito, e chi lo usa deve essere creduto e, quindi, crederci. L’esoterismo in politica deriva, in gran parte, dal fatto che la scienza della politica, in Occidente, nasce da una sapientia antiquorum che, resuscitata nei salotti e nei circoli, appunto esoterici, dell’Italia rinascimentale, sopravvive poi nelle grandi monarchie europee. Mentre in Oriente la antiquorum sapientia è ben nota alle masse, con i testi di Confucio o del Taoismo, ma viene interpretata dalle classi dirigenti. Viene in mente quel brano di Tito Livio in cui i soldati romani, resi deboli da un vaticinio sul campo di battaglia negativo, vedono che il mago viene subito ucciso da una freccia, evidentemente lanciata su ordine dell’Imperator romano, e dopo ascoltano il Capo che afferma come il mago sia stato ucciso dalla volontà del Dio, che ha garantito per loro la vittoria. E’ ovvio che vinceranno (1). E’ la tecnica, nota da Sun Tzu, del “campo di morte” dove chiudere i propri soldati per esaltarne fino all’impossibile il loro valore, che ha anch’esso aspetti esoterici. Ma vediamo quali potrebbero essere i dieci uomini politici e leaders di cui possiamo tracciare una storia precisamente esoterica, e perché:
1) George Washington: massone, come molti nelle 13 colonie, ma legato alla Fratellanza che organizza, contro i Fratelli britannici, il Boston Tea Party, con una Loggia locale i cui membri si travestono da indiani per salire sulle navi e buttare in mare il tè. La Massoneria che organizza le “rivoluzioni nazionali” è quella che si è già separata da quella legittimista, per meccanismi che sarebbe interessante approfondire, proprio sul piano esoterico. Come si modella la Massoneria e l’occultismo “illuminista” nell’America appena indipendente? E’ il problema del nesso tra occultismo massonico e liberalismo, una questione di cui si tratta ancora oggi, soprattutto da parte di quelli che non conoscono l’occultismo.
2) Il Cardinale Richelieu: probabilmente massone, fortemente interessato all’occultismo, alla cabala ebraica, alla previsione mistica degli avvenimenti, è legato alla rete di Cagliostro e a quella dei “maghi” fiorentini che Maria de’ Medici si porta dalla sua città. Senza comandare l’occulto, ovvero senza dominare gli imprevisti, non si governa.
3) Il card. Mazarino: legge baltasar Gracian e si interessa di tutte le arti della dissimulatio honesta, come la chiama l’Accetto, e da lì passa a interessi occultistici più approfonditi.
4) Winston Churchill: ordina alla sua Intelligence che gli aspetti esoterici, predominanti, del nazismo rimangano segreti. Erano in gran parte quelli che aveva coltivato nella massoneria occulta del Golden Dawn e del satanismo “tecnico” di Crowley, che catalizza gran parte della cultura britannica di quegli anni: Yeats, Bram Stoker, e tanti altri. Come una logica occultistica della volontà umana onnipotente, contro Dio, diviene un progetto politico “democratico”.
5) Benito Mussolini: interessato alla Massoneria irregolare dei Martinisti prima della sua Marcia su Roma, firma il “manuale” del Primo Grado massonico sul treno che lo porta da Milano a Roma, durante la “marcia”. Utilizza la rottura tra Ordine e Rito Massonico in Italia, e si interessa a tutte le tradizioni, da Reghini a Julius Evola fino all’occultismo futurista, che creino una “Obbedienza non illuminista” della massoneria. 6) F.D. Roosevelt: apprendista nella Loggia della Casa Bianca presieduta, come Venerabile, dal suo giardiniere (potrebbe essere questo lo spunto per la figura di Chance in giardiniere in “Oltre il Giardino” di Peter Sellers) legge in termini esoterici la lotta tra Iniziati “buoni” e “cattivi” durante la Seconda Guerra Mondiale. I legami massonici saranno essenziali, dopo, per le varie azioni prebelliche con la Gran Bretagna. 7) Adolf Hitler: tutti sanno del suo interesse per l’esoterismo, ma pochi conoscono il tracciato, dalla teosofia di Bèsant alle teorie iniziatiche della Geopolitica di allora, che portano il Fuehrer alla sua gestione della psiche occulta delle masse e delle classi dirigenti. E pensare che moto di quell’occultismo ha radici “democratiche”…
8) Lenin: il materialismo come mistica: le tradizioni e gli ambienti esoterici, dai “costruttori di Dio” ai teosofi “di sinistra” e ai Martinisti, che seguono e tutelano, oltre ad ispirare, la carriera del leader sovietico. 9) Mao Zedong: la magia cinese come comunismo contadino. Le tecniche zen, taoiste, dell’esoterismo imperiale dei circoli T’ang e Ming, quelli della Grande Unità del popolo cinese, influenzano non solo le simpatie ma la prassi politica del “Grande Timoniere”. 10) Juan Domingo Peron: l’esoterismo nero delle “Tre A”, poi utilizzato contro la Chiesa progressista in America latina, il richiamo del maligno perché non si interponga ai voleri del Capo terreno, la richiesta di “protezione” bianca alla Chiesa tradizionale, tutte pratiche che sono al cuore della sintesi, che è il peronismo, tra destra e sinistra. 1. V. Andrea Lugiato, Riflessioni sopra l’arte magica annichilata, Venezia, Pitteri, 1755 Per stampare questa pagina |