L'astrologia, tornata alla ribalta, ha oggi sostenitori di prim'ordine e detrattori agguerriti. Ha soprattutto un vasto pubblico abituato a leggere il proprio oroscopo ammannitogli da quotidiani e rotocalchi. Questo vasto pubblico, scettico o fiducioso, curioso o abitudinario non è in grado di ben comprendere cosa sia in realtà l'astrologia; quali ne siano le premesse, i metodi, gli strumenti. Il Piccolo manuale è una proposta chiarificatrice. Come dice André Barbault: «con esso l'astrologia entra nei fatti. In possesso delle tavole che Vi mettiamo a disposizione ognuno di voi potrà erigere la sua carta del cielo e decifrarla secondo le proprie esperienze». Ed aggiunge: «perché giudicare senza sapere?». Sia che si consideri l'astrologia come una favola consolatrice o come una interpretazione iniziatica dell'universo, la domanda mi sembra irrefutabile. Questo libro contiene gli elementi essenziali che permettono una risposta. Risposta che diviene tanto più accessibile in quanto Barbault è un astrologo della scuola psicologica 1. che ricollega cioè i simboli celesti all'inconscio. La tipologia planetaria che egli condensa negli archetipi di lunare, saturniano, gioviale ecc. e quella zodiacale rappresentata dai simboli stagionali (ariete, toro, gemelli, ecc.) rispecchiano nel gioco reciproco dei loro influssi incrociati le tendenze, i complessi, l'aggressività, la libido dell'EGO. L'interpretazione dell'astrologo o dell'apprendista astrologo, dovrà tener conto dei molteplici aspetti che ogni astro assume a seconda del segno, del settore (casa), dell'angolazione (aspetto). Un Saturno dissonante al discendente, che Barbault analizza con esemplare chiarezza (p. 75 seg.), significa senza dubbio una forte possibilità di celibato. Ma quel che interessa è di stabilire, considerando il tema nel suo insieme, quali condizioni, quali moventi, remore, occasionalità o contraddizioni hanno determinato lo status interiore del soggetto in questione. Si vede come l'analisi dell'oroscopo (tema natale) diventa ricerca psicologica. II nostro celibe potrebbe infatti essere uno scapolone incallito, il cui rifiuto affettivo si coagula in una fissazione negativa verso il prossimo o un marito frustrato chiuso nella gabbia della sua incapacità comunicativa. Questo accenno esemplificativo mi sembra sufficiente a confutare, per lo meno in modo intuitivo, l'obiezione deterministica. Astra inclinant non necessitant è l'adagio con cui San Tommaso d'Aquino codificava l'armistizio tra teologia e astrologia. Ci sono oggi molti e diversi argomenti per cui il macrocosmo e il microcosmo sono concepiti come elementi di struttura identica 2. Perché dovremmo negare credito all'astrologia che li avvicina ed interpreta? Penso che questo piccolo manuale possa diradare i pregiudizi, informare o almeno incuriosire tutti coloro che, in un modo o nell'altro, sentono le limitazioni di una civiltà che ha avuto una fiducia forse eccessiva nella correlazione tra felicità e progresso. SERENA FOGLIA 1. André Barbault, De la psychanalyse à l'astrologie, Paris, Ed. Seuil, 1961. 2. George e Muriel Beadle, 11 linguaggio delta vita, Milano, Bompiani, 1972.
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