| "Libro della Santa Trinità" o "Serie di Pandora"? In verità il Testo di cui ci interessiamo è noto, agli studiosi, con entrambi i titoli, ma lo è soprattutto per una serie di incisioni bulinate su legno, che in alcune edizioni furono colorate a mano.
É un opera molto rara, soprattutto la seconda edizione pubblicata nel 1588 a Basilea, la quale presenta le incisioni colorate a mano. La prima edizione fu edita, sempre a Basilea, nel 1582, e viene considerata, non sappiamo se a ragione, come la prima opera di alchimia stampata in Germania. Un altra edizione di interesse, è quella del 1706 pubblicata a Francoforte con il titolo di “Alchymist del compendio, novum, explicata sive di Pandora…”. che contiene le incisioni su legno di Michael Faust anche esse colorate a mano.
La paternità rimane controversa. Reusner potrebbe, infatti, essere stato soltanto l'editore, e che l'effettivo autore sia stato un francescano chiamato Ulmannus, che lo stesso Reusner chiama Franciscus Epimeteo.
Il Fergusson sostiene che le immagini presenti nel testo, fossero, già note ancor prima della pubblicazione del Reusner e che si siano formate grazie ad un lavoro che apparentemente non è stato mai stampato; appunto: "Il libro della Santa Trinità", di cui sono noti 15 manoscritti collocabili nella prima metà del secolo XV°, il primo di questi è datato 1415.
Questi codici sembrano essere delle copie di un originale andato perduto, contengono, infatti, tutti lo stesso testo e le stesse immagini (anche se diversamente presentate). Da registrare che questi manoscritti, contengono la più antica rappresentazione di un ermafrodita e fanno uso di un grande simbolismo cristiano, paragonando le operazioni chimiche con la passione di Cristo. Saranno queste le immagini che serviranno da base per gli emblemi a stampa del 1582 e delle successive edizioni. La Serie di Pandora, come il il Ripley Scrowle e i trenta acquarelli dell’Aurora Consurgens, rilevano la base iconografica di tutte la incisioni alchemiche che datano XV secolo. L’edizione del 1582 presenta 29 incisioni, ma diverse tirature, come anche i manoscritti di riferimento, contengono soltanto 18 di queste immagini, in questi non è mai rappresentato il "Pellicano", ossia la serie degli undici vasi che fanno riferimento ai momenti del processo alchemico. - Abbiamo pensato far cosa utile allo studioso, presentando le immagini, del 1582, non vi abbiamo compreso la serie detta "Pellicano" preferendo per questi disegni l'edizione del 1706 a colori.
- Le immagini contenute nei manoscritti "Il Libro della Santa Trinità" che servirono da base per gli emblemi a stampa del 1582. - Le immagini della seconda edizione di Basilea del 1588, colorate a mano, e quelle dell'edizione del 1706, aggiungendovi la serie di Adam Mc Lean eseguita sulle incisioni del 1582. Questa ultima serie fa parte di una raccolta di 4 CD che possono essere richiesti direttamente all'Autore al seguente indirizzo: http://www.alchemy.dial.pipex.com
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