"Atalanta Fugiens Fuga XVII°"

Michaël Maier 1687

 

 

ll Mutus Liber non è l'unico testo di immagini senza parole, dove tutte le operazioni della filosofia ermetica sono descritte e rappresentate.

Nel 1718 apparve a Leida, edito a cura di Johannes Conradus Barchusen o Barckhausen (Medico tedesco nato a Horn nel 1666 e morto nel 1723), un testo "Elementa Chemiae quibus subjuncta et confectura Lapis Philosophici imagunibus repraesentata" in appendice del quale l'autore riportava le 19 tavole (78 incisioni) che sono riprodotte per studio, affermando, beneficio d'inventario, di averle ritrovate in un antico manoscritto conservato in un non meglio identificato monastero benedettino. Questi le fece incidere per «rendere un grande servigio agli adepti della creazione dell'oro». Riteneva infatti che indicassero come produrre la pietra filosofale «non solo con l'ordine migliore, ma anche con la migliore ponderazione» che si fosse mai vista.


Per ottenere il lapis, l'alchimista doveva per forza di cose scegliere una delle due vie possibili: quella breve e «secca» - in cui la separazione della materia aveva luogo mediante l'intervento di calore esterno e di un «Fuoco interno» segreto - oppure quella «umida», la quale, al contrario, era lunga e imponeva numerose distillazioni prima di produrre il risultato finale. Quest'ultima è quella che si "racconta" nelle immagini del testo.
Protagonista di questo procedimento è il Mercurio filosofale, che non è il comune argento vivo, bensì una sostanza misteriosa di origine del tutto ignota.
Da esso viene estratto lo Spirito materiale, il mitico Azoth che, quale agente dell'Opera, si mette in viaggio con le sembianze di una colomba. Come le colombe inviate da Noè a scoprire se le piogge si erano placate, anche questa finisce il suo volo soltanto quando il lapis è definitivamente fissato.


Ripetuto ventisette volte, il ciclo di ascesa e discesa in volo raffigurato in questa serie e in un'altra affine corrisponde al volo delle ventisette allodole del mito di William Blake, presentate come portatrici delle idee convenzionali. Solo la ventottesima reca l'illuminazione e il superamento del limitato orizzonte della provetta. Questa viene frantumata con il conseguimento del lapis.
Alle spiegazioni delle singole immagini, offerte da Barchusen, seguono i commenti.
Ammettendo di non aver mai assistito in prima persona a una trasmutazione, nel dare tutte queste indicazioni egli afferma di basarsi sul puro studio.

Le immagini, anche se nella edizione originale non sono accompagnate da commento, le abbiamo chiosate per una migliore comprensione.

Pensando di far cosa gradita, abbiamo anche inserito le 5 incisioni che erano presenti nel testo "Elementa Chemiae quibus subjuncta et confectura Lapis Philosophici imagunibus repraesentata".

Da dire che in un manoscritto della Biblioteca dell'Arsenal di Parigi, (manoscritto 974) dal titolo: "Sapientiae veterum philosophorum sive doctrina eorundem de summa et universali medicina" sono riprodotte due tavole (le prime due) di questo testo a colori.