Del Signor Ieronimo Ruscelli Introduzione a cura di Massimo Marra "I Secreti nuovi di maravigliosa virtù" di Girolamo Ruscelli (Viterbo 1500 circa - Venezia 1566) escono a Venezia nel 1567, dopo la morte dell’autore, quando il presunto segreto dell’identità del misterioso Don Alessio Piemontese era ormai risolto. Le raccolte di Secreti firmate dal Ruscelli sotto lo pseudonimo di Alessio Piemontese sono, a cavallo tra il XVI ed il XVII secolo, probabilmente, le più diffuse in assoluto. Decine di edizioni in italiano, latino, tedesco, inglese e francese testimoniano il sicuro successo di quello che più di uno studioso ha identificato come vero e proprio prototipo di quei "libri di secreti" che tanta fortuna ebbero in questo periodo. Intellettuale prolifico e dai molteplici interessi il Ruscelli curò l’edizione italiana della Geografia di Tolomeo, curò (assai spesso per l’importante editore veneziano Valgrisi) opere di poeti italiani (Ariosto, Boccaccio, Petrarca), scrisse autorevoli saggi sulla lingua italiana e, seguendo una moda diffusa tra gli intellettuali del tempo, un libro sull’ermeneutica delle Imprese. Riservò solo ai suoi libri di Secreti (quasi come ad operette marginali nel quadro della sua produzione) lo pseudonimo di Alessio Piemontese. Pure, tra tutte le opere attribuite al geniale poligrafo, sono proprio queste raccolte di ricette e di Secreti ad ottenere un successo ed una diffusione con pochi precedenti. Il proemio ai Secreti nuovi di maravigliosa virtù ha un importante valore storico-documentario, poiché rappresenta una organica testimonianza dell’esistenza di una Accademia di carattere precipuamente alchemico nel regno di Napoli in pieno XVI secolo. La descrizione, non scevra da riferimenti di chiaro contenuto simbolico, rimanda ad un ambiente intellettuale assai fertile e probabilmente identificabile. Intorno al 1541 il Ruscelli si trasferisce dalla residenza romana del cardinale Grimani, nella residenza napoletana del marchese Alfonso D’Avalos. Con una ricostruzione puramente indiziaria ma non improbabile l’Eamon collega il Ruscelli all’ambiente intellettuale e scientifico raccolto intorno alla corte del principe di Salerno Ferrante Sanseverino, alleato politico del D’Avalos contro il comune nemico rappresentato dal viceré spagnolo Pedro da Toledo. Purtroppo intorno all’accademia descritta dal Ruscelli, non abbiamo altre testimonianze. Nonostante ciò risulta spontaneo l’accostamento analogico con l’Accademia Dei Segreti che, intorno agli anni ’60 del secolo, il giovane Giovan Battista Della Porta fonderà e dirigerà a Napoli. La trascrizione del brano che segue è stata eseguita con criteri conservativi, essendo rimaneggiata solo la punteggiatura. Bibliografia essenziale: W. Eamon – La scienza e i segreti della natura. ECIG, Genova 1998 N. Badaloni – Fermenti di vita intellettuale a Napoli dal 1500 alla metà del ‘600 in Storia di Napoli, vol V tomo 1 pp.641\689, Napoli s.d. M. Marra – Il Pulicinella Filosofo Chimico – uomini e idee dell’alchimia a Napoli nel periodo del viceregno, MIMESIS, Milano 2000 Girolamo Ruscelli – Secreti nuovi di maravigliosa virtù. Vinegia 1567
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