
La prima
pubblicazione in assoluto di questo Cantico è ad opera di
Grenier nel 1806 che lo inserisce nel suo
Manuale Anacreontico.
L'accompagnamento è dato per chitarra o lira, ma nel testo
si ritrovano indicazioni strumentali per l'accompagnamento
dell'orchestra classica; 2 Clarinetti 2 Fagotti e
2 Corni.
La canzone
godette di una certa notorietà, tanto da essere
riproposta dallo stesso Grenier nel suo "Codice di
Ricreazione Massonica" del 1808.
Avrà una
certa diffusione anche nelle Logge Svizzere e Tedesche,
e praticamente sarà presentre in tutte le raccolto
successive al 1840.
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É cantato dal Venerabile, e tutti i fratelli
ripetono in ritornello, i quattro ultimi versi di
ogni strofa.
Nel mondo, miei cari fratelli
Tutto comincia e tutto finisce,
Seguiamo dunque le leggi prospere
Che il Cielo ci ha prescritto. .
Al lavoro diamo pausa,
O temiamo di abusarne,
Quando ha adempiuto il suo compito
L'uomo deve riposarsi.
Prima di lasciare il tavolo
Chi ci ha riunito tutti,
Cementiamo il patto fraterno
Chi esiste solamente tra noi.
Rinnoviamo questa catena
Che con trasporto formiamo
E che difende dall'odio
Di tormentare i Massoni
(1).
Che ciascuno di noi prepari
Il suo barile, il suo cannone
E che incoroni la festa
Bevendo come Massone.
Alla salute dei nostri fratelli,
Buoni uomini e veri amici,
<I quali, sui due emisferi
Sebbene sparsi sono riuniti
(2).
Piaceri puri della prima età,
Sorgente gentile di benefici,
Il nostro accordo è il vostro lavoro,
Ah! non lasciamo mai.
Del vostro ardore salutare
Ciascuno provi gli effetti,
Quando ciascuno a suo fratello
Da' il bacio di pace
(3). |
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1. Qui si forma la catena.
2. Qui il Venerabile comanda il
brindisi.
3. Qui il venerabile dà il
bacio di pace che circola, durante il quale si ripete tre
volte questa ultima strofa



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