1805 - 1814 Eugenio di Beauharnais |
Eugenio di Beauharnais, Principe Français, Principe di Venezia, Viceré del Regno d'Italia, Granduca Ereditario di Francoforte, I Duca di Leuchtenberg e I Principe di Eichstätt ad personam (Parigi, 3 settembre 1781 – Monaco di Baviera, 21 febbraio 1824), era il primo ed unico figlio maschio di Alexandre, Vicomte de Beauharnais e Joséphine Tascher de la Pagerie, futura moglie dell'Imperatore francese Napoleone I. |
1859 - 1860 Filippo Delpino Interim |
Massone già dal periodo napoleonico, nell'ottobre 1859 fu tra i fondatori della Loggia torinese "Ausonia", di cui divenne il primo Maestro Venerabile. Il 20 dicembre 1859 Delpino divenne il primo Gran Maestro del Grande Oriente Italiano, nato per volontà dei componenti della stessa "Ausonia". Rimase in carica fino alla sua morte, avvenuta nel maggio 1860 |
1860 Livio Zambeccari Interim |
Affiliato fin da giovane alla Carboneria, fu costretto all'esilio a seguito dei moti rivoluzionari del 1821. Dopo essersi rifugiato in Spagna, lottò a fianco dei costituzionalisti di Rafael del Riego. Spentasi la rivoluzione, viaggiò in tutta Europa seguendo le sue inclinazioni di naturalista. L'8 ottobre 1859 fondò a Torino, con altri sette fratelli massoni, la Loggia "Ausonia" che diede vita, il 20 dicembre 1859, al Grande Oriente d'Italia. Zambeccari s'impegnò molto per la rifondazione della massoneria italiana, e fu nominato Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia |
1861 Felice Govean Reggente facente funzioni di Gran Maestro |
Militò nella loggia Ausonia di Torino fin dal 1859. Dal 1862, fece parte anche della loggia Osiride. In casa sua, sede anche della loggia, in Via Stampatori 18, il 20 dicembre 1859 i componenti dell'Ausonia deliberarono di costituire il Grande Oriente Italiano, del quale Govean fu anche reggente facente funzione di Gran Maestro dal dicembre del 1861 al luglio 1863. |
1861 - 1862 Costantino Nigra |
Nigra era stato regolarizzato presso la Loggia Ausonia di Torino nel febbraio 1860. Venne eletto Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia il 3 ottobre 1861 pochi mesi dopo la morte di Cavour, ma, nel novembre dell'anno successivo, rinunciò all'incarico. Fra le ragioni che possono aver spinto a lasciare la gran maestranza, vi è il fatto che Nigra rimaneva ambasciatore d'Italia in Francia in un momento in cui la massoneria italiana, repubblicana e garibaldina, aumentava la propria distanza dal Secondo Impero. |
1861 - 1862 Livio Zambeccari Interim |
Affiliato fin da giovane alla Carboneria, fu costretto all'esilio a seguito dei moti rivoluzionari del 1821. Dopo essersi rifugiato in Spagna, lottò a fianco dei costituzionalisti di Rafael del Riego. Spentasi la rivoluzione, viaggiò in tutta Europa seguendo le sue inclinazioni di naturalista. L'8 ottobre 1859 fondò a Torino, con altri sette fratelli massoni, la Loggia "Ausonia" che diede vita, il 20 dicembre 1859, al Grande Oriente d'Italia. Zambeccari s'impegnò molto per la rifondazione della massoneria italiana, e fu nominato Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia |
1862 - 1863
Filippo Cordova |
Nominato "Consigliere d'intendenza" a Caltanissetta, nel 1839 studiò le decime feudali in Sicilia per alcuni Comuni e nel 1841 partecipò al "Congresso scientifico" a Napoli. Tramite il principe di Canino entrò a far parte della massoneria nella loggia Ausonia che aveva l'obiettivo dell'Unità d'Italia con capitale Roma: divenne poi esponente di punta del Grande Oriente d'Italia, assumendone la carica di Gran Maestro |
1863 - 1864
Celestino Peroglio |
Nell'ottobre 1859 fu con altre sette massoni, tra i quali Filippo Delpino e Livio Zambeccari, uno dei fondatori della Loggia torinese "Ausonia", costituitasi poi nel nuovo "Grande Oriente Italiano" (dicembre 1859). Fu Gran Maestro del GOI dal 6 agosto 1863 al 24 maggio 1864, succedendo a Filippo Cordova. Peroglio fu un patriota, avendo preso parte alle guerre di indipendenza ed essendo stato garibaldino. |
1864 Giuseppe Garibaldi |
La carriera di Garibaldi nella massoneria culminò con la suprema carica di Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, col 33º grado del Rito scozzese, ricevuto a Torino nel 1862, e con la suprema carica di Gran Hyerophante del Rito di Memphis e Misraim nel 1881. Durante il soggiorno ad Ischia nel 1864, dove si teneva un consiglio di guerra, Garibaldi dovette dimettersi da Gran Maestro dell'ordine per troppi problemi di salute. |
1864-1865 Francesco De Luca (reggente) |
Fu deputato della sinistra moderata dal 1861 fino alla sua morte. In Parlamento fu tra le figure più autorevoli in ambito economico. Dal dicembre 1865 al dicembre 1866 fu vicepresidente della Camera dei deputati del Regno d'Italia.
Fu iniziato massone nel 1862 a Napoli nella Loggia "La Sebezia". Esercitò le funzioni di reggente del Grande Oriente d'Italia dal settembre 1864 al maggio 1865, dopo le dimissioni di Giuseppe Garibaldi. Fu eletto Gran Maestro il 28 maggio 1865 e rimase in carica fino al 20 giugno 1867. |
1865-1867 Francesco De Luca |
1867 Filippo Cordova (dimissionario) |
Deputato dalla 8° alla 10 legislatura. Membro dei due ministeri Ricasoli e del primo ministero Rattazzi. Insigne meridionalista. Nel 1868 venne eletto presidente della "Commissione di inchiesta sul corso forzoso", ma fu colpito da infarto il 2 giugno mentre si recava alla votazione per l'abolizione della legge. Si dimise per motivi di salute e morì il 16 settembre a Firenze, ove venne sepolto al cimitero di S.Miniato al monte. |
1867-1869 Lodovico Frapolli (facente funzioni) |
Partecipò attivamente ai moti risorgimentali ed alla Repubblica Romana, recandosi spesso in missione a Parigi. Fu deputato nella VII Legislatura del Regno di Sardegna e dalla IX alla XI Legislatura del Regno d'Italia, nelle file dell'opposizione di sinistra. Il 10 dicembre 1862 venne iniziato massone a Torino nella "Loggia Dante Alighieri", della quale divenne "Maestro Venerabile". |
1869-1870 Lodovico Frapolli (dimissionario) |
1870-1871 Giuseppe Mazzone (reggente) |
Giuseppe Mazzoni si laureò in Giurisprudenza all’Università di Pisa. Fino da giovane abbracciò gli ideali democratici e mazziniani. Prese parte ai moti risorgimentali del 1848, e nel 1849, dopo la fuga del granduca, insieme a Giuseppe Montanelli e Francesco Domenico Guerrazzi fece parte del triumvirato che resse la Toscana come governo provvisorio. A seguito della successiva restaurazione, dovette riparare all'estero per dieci anni: prima a Marsiglia, poi a Parigi e infine a Madrid. Divenne Gran maestro della Massoneria il 7 settembre 1870, carica che ricoprì fino alla morte; in questa veste istituì, nel 1877, l'originaria loggia "Propaganda". |
1871-1880 Giuseppe Mazzone |
1880-1885 Giuseppe Petroni |
L'avvocato Giuseppe Petroni, soprannominato il "piccolo Proudhon" da un quotidiano inglese, ader al movimento mazziniano. Partecipò ai moti bolognesi del 1831 e nel 1848,"possidente negoziante", combatté durante la prima guerra di indipendenza in Lombardia con i volontari pontifici. Nel 1849 ebbe una parte attiva nella difesa della Repubblica Romana, ove fu eletto come sostituto del Dipartimento di Statistica. Con la restaurazione dei papi, nell'agosto del 1853 fu carcerato e condannato a morte, pena poi tramutata in carcere a vita che scontò duramente fino al 1870, anno della presa di Roma |
1885-1896 Adriano Lemmi |
Lemmi, massone dal 1875, fu eletto alla massima carica di Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia il 17 gennaio 1885. Riuscì dove i suoi predecessori avevano fallito, ovvero riunificare, sotto il labaro del Grande Oriente d'Italia, tutte le Obbedienze massoniche italiane che, per varie vicissitudini, erano rimaste sino ad allora autonome. Il Gran Maestro inoltre riassestò le finanze del G.O.I. Adriano Lemmi fu il primo a intuire l'importanza di avere a propria disposizione una loggia "coperta", nella quale far confluire i massoni più influenti della finanza e dell'editoria. La linea d'azione di Lemmi, molto attento alla conquista del potere, è stata più voltre accostata alla "filosofia" che un secolo più tardi ha ispirato Licio Gelli. |
1896-1904 Ernesto Nathan |
É stato un politico italiano, sindaco di Roma dal novembre 1907 al dicembre 1913. Ebreo di origine inglese, cosmopolita, repubblicano-mazziniano, massone dal 1887, laico e anticlericale, Ernesto Nathan fu il primo sindaco di Roma estraneo alla classe di proprietari terrieri (nobili e non) che aveva governato la città fino al 1907, anche dopo l'unità d'Italia.
- Gran Maestro Onorario Adriano Lemmi
- Gran Maestro Onorario Giorgio Tamajo
- Gran Maestro Aggiunto Onorario Pirro Aporti
- Gran Maestro Aggiunto Onorario Giuseppe Mussi
- Gran Maestro Aggiunto Onorario Francesco Curzio
- Gran Maestro Aggiunto Onorario Achille Ballori
- Gran I Sorvegliante Beniamino Pandolfi
- Gran II Sorvegliante Aurelio Costanzo
- Grande Oratore Luciano Morpurgo
- Gran Segretario Ettore Ferrari
- Gran Tesoriere Silvano Lemmi |
1904-1917 Ettore Ferrari (dimissionario) |
Impresse al Grande Oriente d'Italia un più netto orientamento di carattere radicale e anticlericale: nel suo discorso di insediamento così delineò il ruolo che l’Obbedienza avrebbe dovuto ricoprire: «la Massoneria non deve tenersi costantemente isolata e nell’ombra, ma scendere a contatto della vita, combattere alla luce del sole le sante battaglie dell’alta sua missione per la tutela della giustizia e per la grande educazione. Nuovi bisogni presentano nuovi problemi; nuovi problemi esigono nuove soluzioni; da nuovi doveri scaturiscono nuovi diritti. La Massoneria non può, non deve chiudere gli occhi alla nuova luce, ma fissarla, scrutarla e dirigerla».
- Gran Maestro Aggiunto Adolfo Engel
- Gran Maestro Aggiunto Eraldo Ghinoi
- Gran I Sorvegliante Achille De Giovanni
- Gran II Sorvegliante Rosario Bentivegna
- Grande Oratore Giovanni Camera
- Gran Segretario Gustavo Canti
- Gran Tesoriere Alessandro Aleggiano
- Direttore della Grande Segreteria Ulisse Bacci |
1917-1919 Ernesto Nathan |
É stato un politico italiano, sindaco di Roma dal novembre 1907 al dicembre 1913. Ebreo di origine inglese, cosmopolita, repubblicano-mazziniano, massone dal 1887, laico e anticlericale, Ernesto Nathan fu il primo sindaco di Roma estraneo alla classe di proprietari terrieri (nobili e non) che aveva governato la città fino al 1907, anche dopo l'unità d'Italia. |
1919-1925 Domizio Torrigiani |
Torrigiani lega il suo nome ad uno dei periodi più difficili della storia della Massoneria italiana: fu eletto Gran Maestro del G.O.I. il 23 giugno 1919, dopo la fine della prima guerra mondiale e poco prima dell'avvento del fascismo.
- Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Meoni
- Gran I Sorvegliante Giuseppe Guastalla
- Gran II Sorvegliante Giovanni Mori
- Grande Oratore Alfonso Neuschuler
- Gran Segretario Ottorino Raimondi
- Gran Tesoriere Carlo De Andreis
- Segretario Generale Ulisse Bacci
- Delegato Supr. Cons. 33:.:.Giuseppe Leti
- Delegato Gran Loggia Rito Simbolico Ruggiero Varvaro |
1926-1930 Comitato di Ordinamento |
Il Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Meoni, nominato da Torrigiani presidente del Comitato coordinatore per la gestione dei beni dell’Istituzione, fu condannato nel maggio del 1929 a cinque anni di confino e deportato a Ponza; nel corso dello stesso mese Ettore Ferrari fu denunciato con l’accusa di aver tentato di riorganizzare la massoneria. La firma, l’11 febbraio 1929, dei trattati del Laterano tra Mussolini e la Santa Sede era apparsa come la vittoria dell’antirisorgimento e come la sconfitta definitiva dell’istanza laica rappresentata in Italia per almeno un settantennio dalla massoneria. Tuttavia, se il 1929 era stato un anno di sconfitte per gli oppositori del fascismo, esso aveva anche registrato per costoro una vittoria, rappresentata dalla fuga da Lipari, nel mese di luglio, di Rosselli, Lussu e del massone Francesco Fausto Nitti: l’evento stava a dimostrare come il coordinamento tra iniziativa degli esuli e azione interna potesse condurre al successo. |
1930 Eugenio Chiesa (reggente) |
Nel 1895 fu uno dei fondatori del Partito Repubblicano Italiano e ne fu segretario politico, tra il novembre del 1900 e l'ottobre del 1902 e poi, collegialmente, tra il maggio e il giugno del 1908. Eugenio Chiesa fu tra coloro che, il 12 gennaio 1930, procedettero alla ricostituzione in esilio del Grande Oriente d'Italia. Per rispetto alla persona di Domizio Torrigiani, Gran maestro uscente, confinato dal fascismo ed in precarie condizioni di salute, Chiesa rinunciò alla carica di Gran Maestro effettivo pur assumendone "di fatto" le funzioni, come Gran Maestro aggiunto. Ricoprì tale carica fino al giorno della scomparsa, coltivando anche idee socialiste ed anarchiche. |
1930-1931 Arturo Labriola (reggente) |
Economista, professore alla università di Messina. Condannato a cinque anni di reclusione per i fatti del '98 fu in esilio in Francia, dove si accostò alle teorie del Sorel. Deputato dalla 24° alla 27° legislatura, poi all'Ass. Costituente. Senatore della repubblica. Ministro del lavoro nell'ultimo gabinetto Giolitti. Direttore del quotidiano Roma, di Napoli. Iniziato nel 1913 nella Loggia Propaganda di Roma, affiliato alla Loggia Unione Italiana n. 90 durante il suo soggiorno in Argentina. Insignito del 33° grado del R.S.A.A. dal 1924. Gran Maestro del G. O. d'Italia in esilio. |
1931-1940 Alessandro Tedeschi |
Esule in Francia, rifiutò di mettersi in salvo all'arrivo della Ghestapo e fu trovato cadavere. Iniziato giovanissimo, si affiliò il 12 febbraio 1900 nella Loggia Union Italiana n. 12 di Buenos Aires dove ricoprì vari uffici. Primo Gran Maestro del G. O. d'Italia in esilio. |
1940-1943 Davide Augusto Albarin |
Un valdese stabilito ad Alessandria d’Egitto che si era fatto notare per il proprio impegno aprendo una sezione della LIDU in quella città. Questi fu eletto all’unanimità da tutte le logge del GOI operanti all’estero dopo la morte di Tedeschi, avvenuta a Saint-Loubès il 19 agosto 1940. |
1943-1945 Comitato di Maestranza |
Il 10 giugno 1944 veniva diffuso a Roma un manifesto, firmato da Umberto Cipollone, Giuseppe Guastalla ed Ermanno Solimene, che annunciava la rinascita del Grande Oriente d’Italia, e immediatamente dopo si costituiva un «Comitato di Gran maestranza» formato dallo stesso Cipollone, da Guido Laj, prosindaco di Roma, e da Gaetano Varcasia, consigliere di Cassazione. Il ‘triumvirato’ così composto affidò la carica di Gran Maestro a Giuseppe Guastalla, primo Gran Sorvegliante a Palazzo Giustiniani nel 1925, e quella di Gran Maestro onorario a Enrico Presutti, rimarcando in tal modo il legame con la massoneria dell’età liberale. |
1945-1948 Guido Laj |
Prosindaco di Roma. Nato in Sicilia, visse gran parte della sua vita a Roma. Giornalista e dottore in giurisprudenza, divenne inizialmente segretario presso il Ministero della Pubblica Istruzione, arrivando in seguito al Consiglio di Stato. Aderì al Partito Socialista Riformista Italiano già dalla nascita del partito (1912), dedicandosi principalmente al mondo dell'associazionismo di stampo massonico. Fu iniziato massone il 20 marzo 1906, nella loggia romana "Rienzi"; il 20 febbraio 1907 fu elevato al grado di "Compagno", divenendo poi "Maestro venerabile" l'11 aprile 1916. |
1949 Umberto Cipollone (pro tempore) |
Membro del S.C. del R.S.A.A. d'Italia. Nel novembre del 1924 aderì all'Unione Nazionale di Giovanni Amendola. Fu Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia in più occasioni. Dapprima fece parte del Comitato di maestranza che resse l'istituzione tra il 10 giugno 1944 ed il 1945; succedette in seguito a Guido Laj, divenendo Gran Maestro pro tempore nel 1949, dopo la morte dello stesso Laj e prima dell'elezione di Ugo Lenzi. Venne eletto Gran Maestro il 30 novembre 1957, e rimase in carica fino alla sua morte, avvenuta nel 1960. |
1949-1953 Ugo Lenzi |
Venne iniziato alla libera muratoria il 10 aprile 1909 nella Loggia bolognese "Otto Agosto". Dopo che il Congresso di Ancona del Partito Socialista stabilì l'incopatibilità dei membri del partito con la Massoneria (1914), scelse di abbandonare l'attività politica rimanendo massone. Prese parte alla Prima guerra mondiale con il grado di tenente. Dopo la fine del conflitto fu nominato Maestro Venerabile della propria Loggia, e venne nominato membro effettivo del Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accettato. Durante il regime fascista fu più volte incarcerato poiché antifascista.
Fu Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Bologna.
- Gran Maestro Aggiunto Guido Francocci
- Gran Maestro Aggiunto Ottorino Maggiore
- Gran I Sorvegliante Silvestro Silvestri
- Gran II Sorvegliante Fabio Friggeri + (poi Enzo Minutillo 8/9-12-1951
- Grande Oratore Raffaele Finizia
- Gran Segretario Carlo Manelli
- Gran Tesoriere Publio Cortini
dal 1953 - Gran Maestro Aggiunto Ottorino Maggiore
- Gran Maestro Aggiunto Carlo Speranza
- Gran I Sorvegliante Silvestro Silvestri
- Gran II Sorvegliante Poalo Cordella
- Grande Oratore Gabriele Jannelli
- Gran Segretario Carlo Manelli
- Gran Tesoriere Publio Cortini |
1953 Carlo Speranza (facente funzioni) |
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1953-1956 Publio Cortini (dimissionario) |
Venne iniziato alla Massoneria il 5 novembre 1919 nella Loggia romana "Rienzi". Nel 1945 fu Gran Tesoriere del Grande Oriente d'Italia sotto la Gran Maestranza di Guido Laj. Divenne egli stesso Gran Maestro del GOI il 4 ottobre 1953, rimanendo in carica sino al 27 settembre 1956, giorno in cui si dimise per ragioni di salute. Si occupò principalmente di ricucire i rapporto del Grande Oriente d'Italia con le altre Comunioni massoniche internazionali, oltre a riunire i vari gruppi massonici sparsi sul territorio italiano.
dal 4/10/1953
- Gran Maestro Aggiunto Carlo Speranza
- Gran Maestro Aggiunto Pasquale Ragusa
- Gran I Sorvegliante Silvestro Silvestri
- Gran II Sorvegliante Poalo Cordella
- Grande Oratore Gabriele Jannelli
- Gran Segretario Enzo Minutillo
- Gran Tesoriere Pietro Fanti
dal 26/5/1956
- Gran Maestro Aggiunto Pasquale Del Torto
- Gran Maestro Aggiunto Pasquale Ragusa
- Gran I Sorvegliante Giovanni Senerchia
- Gran II Sorvegliante Ferdinando Accornero
- Grande Oratore Gino Valori
- Gran Segretario Umberto Genova
- Gran Tesoriere Pietro Fanti |
1957-1960 Umberto Cipollone |
dal 30/11/1957
- Gran Maestro Aggiunto Giunio Bruto Crippa
- Gran Maestro Aggiunto Roberto Ascarelli
- Gran I Sorvegliante Angelo Bianchi
- Gran II Sorvegliante Aldo Cordarelli
- Grande Oratore Gino Valori
- Gran Segretario Umberto Genova
- Gran Tesoriere Roberto Onelli dal 30/5/1959
- Gran Maestro Aggiunto Giulio Palermo
- Gran Maestro Aggiunto Roberto Ascarelli
- Gran I Sorvegliante Angelo Bianchi
- Gran II Sorvegliante Aldo Cardarelli
- Grande Oratore Acrisio Bianchini
- Gran Segretario Umberto Genova
- Gran Tesoriere Roberto Onelli |
1960-1961 Giorgio Tron |
Laureatosi all'Università di Pavia, ottenne il dottorato nel 1910; si specializzò in Igiene generale, lavorando a Milano presso l'Ospedale di Malattie Infettive (1910-1926).
Fu direttore dell'Istituto Sieroterapico Italiano di Napoli dal 1940 al 1953. Si dedicò inoltre a studi di parapsicologia, e fu membro e segretario della Società Italiana di Parapsicologia. Iniziato nella Loggia Propaganda di Torino nel 1907. Membro della Loggia Hermes n. 594 di Roma, membro effettivo del S.C. del R.S.A.A.
dal 29/5/1960
- Gran Maestro Aggiunto Ferdinando Accornero
- Gran Maestro Aggiunto Corrado Mastrocinque
- Gran I Sorvegliante Ottorino Pretroni
- Gran II Sorvegliante G. B. Garattini
- Grande Oratore Giovanni Senerchia
- Gran Segretario Umberto Genova
- Gran Tesoriere Vincenzo Augugliaro |
1961 Corrado Mastrocinque (pro tempore) |
Iniaziato giovanissimo alla Loggia Giovanni Bovio di Napoli, fu Presidente del Collegio dei MM. VV. di Napoli, poi della Loggia Regionale Campana di Rito Simbolico Italiano. Gran Maestro Aggiunto dal 1960 al 1964. |
1961-1964 dal 10/07/1961 Giordano Gamberini |
- Gran Maestro Aggiunto Corrado Mastrocinque
- Gran Maestro Aggiunto Giovanni Bricchi
- Gran I Sorvegliante Michele Interligi
- Gran II Sorvegliante Augusto Comba
- Grande Oratore Acrisio Bianchini
- Gran Segretario Umberto Genova
- Gran Tesoriere Vincenzo Augliaro |
1964-1967 dal 10/07/1964 Giordano Gamberini |
- Gran Maestro Aggiunto Ottavio Ferulano
- Gran Maestro Aggiunto Roberto Ascarelli
- Gran I Sorvegliante Michele Interligi
- Gran II Sorvegliante Augusto Comba
- Grande Oratore Acrisio Bianchini
- Gran Segretario Umberto Genova
- Gran Tesoriere Vincenzo Augliaro |
1967-1970 dal 19/03/1967 Giordano Gamberini |
Venne espulso dall'Ordine con sentenza della Corte Centrale del 13 settembre 1986 per fatti inerenti la Loggia "P2". Fu figura, comunque, eminente del panorama massonico ed esoterico italiano. Ravennate, scomparso all'età di 88 anni il 30 giugno del 2003, militò nelle file del Partito Socialdemocratico Italiano, lottando nella Resistenza contro l'occupazione nazifascista e, successivamente - a Ravenna - ricoprì la carica di Vicepresidente provinciale dell'Istituto Case Popolari, nonché membro del Consiglio di Amministrazione della Banca del Monte. Fu Vescovo valdese della Chiesa Gnostica Italiana con il nome di Tau Julianus ed eletto per la prima volta Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia nel 1961, rimanendo in carica sino al 1970. Direttore dal 1966 della "Rivista Massonica", fu promotore della sua rinascita.
- Gran Maestro Aggiunto Acrisio Bianchini
- Gran Maestro Aggiunto Roberto Ascarelli
- Gran I Sorvegliante Augusto Comba
- Gran II Sorvegliante Carlo Gentile
- Grande Oratore Prospero Visconti Pasca
- Gran Segretario Giuseppe Telaro Campagna
- Gran Tesoriere Giovanni Sensini |
1970-1973 dal 22/03/1970 Lino Salvini |
Medico, fiorentino di fede repubblicana, venne iniziato nel 1952 nella Loggia Concordia n° 110 all'Oriente di Firenze.
- Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Bianchi
- Gran Maestro Aggiunto Giovanni Bricchi
- Gran I Sorvegliante Riccardo Colasanti
- Gran II Sorvegliante Alberto Vitale
- Grande Oratore Ermenegildo Benedetti
- Gran Segretario Giovanni Sensini
- Gran Tesoriere Giuseppe Telaro Campagna
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1973-1976 dal 27/03/1973 Lino Salvini |
- Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Bianchi
- Gran MaestroAggiunto Giovanni Bricchi
- Gran I Sorvegliante Pietro Sinchetto
- Gran II Sorvegliante Antonio Di Pasquale
- Grande Oratore Carlo Gentile
- Gran Segretario Giuseppe Telaro Campagna
- Gran Tesoriere Aldo Boero |
1976-1978 dal 01/03/1976 Lino Salvini (dimissionario) |
Il Gran Maestro Lino Salvini, travolto dalle notizie della stampa, rassegna le dimissioni in anticipo sulla scadenza naturale del mandato. Alla decisione non è estranea la volontà della potente massoneria statunitense. La campagna di stampa che imperversa in Italia contro la gestione del gruppo massonico e le forti denunzie di diversi fratelli (tra i quali Siniscalchi) allarmano gli alleati muratori d'oltreoceano che decidono di istituire una "commissione d'inchiesta" per verificare la fondatezza delle accuse lanciate contro il Grande Oriente d'Italia ed il suo Gran Maestro. La presidenza della commissione viene affidata a Charles Frossel, ex Gran Maestro della Gran Loggia di New York e giudice ormai in pensione. Anche Salvini viene convocato a New York per essere sentito, ma ogni sua difesa risulterà vana. La commissione subordinerà il mantenimento del riconoscimento della massoneria americana al gruppo italiano soltanto se questo sostituirà il Gran Maestro. Lino Salvini, perciò, è costretto a dimettersi. Ed al momento del suo congedo rivolge parole sprezzanti contro i fratelli americani «che hanno interferito sulla nostra massoneria». Esorta ad «interrompere i rapporti con gli Stati Uniti perché queste Grandi Logge non hanno veste per entrare nei nostri forti». Ma la polemica del fiorentino Salvini è inutile. - Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Bianchi
- Gran Maestro Aggiunto Carlo Gentile
- Gran I Sorvegliante Mario Treves
- Gran II Sorvegliante Mirto Cassanello
- Grande Oratore Carlo Manzoni
- Gran Segretario Spartaco Mennini
- Gran Tesoriere Francesco Spina |
1978-1982 dal 18/11/1978 Ennio Battelli |
- Gran Maestro Aggiunto Ivan Mosca
- Gran Maestro Aggiunto Eraldo Ghinoi
- Gran I Sorvegliante Umberto Martorelli
- Gran II Sorvegliante Nunzio Tirendi
- Grande Oratore Augusto De Megni
- Gran Segretario Spartaco Mennini
- Gran Tesoriere Carlo Villani |
1982-1985 dal 28/03/1982 Armando Corona |
Il 28 marzo 1982, in piena bufera per le risonanze dell’affare P2, si arrivò all’elezione del medico e uomo politico sardo Armando Corona. Personalmente non aderente ad alcun Rito, il Corona lasciò diffondere nelle logge l’uso dell’Emulation Ritual inglese con la correlata usanza della cerimonia di installazione dei maestri venerabili, nonché la fondazione di Capitoli dell’Arco Reale inglese. Nel 1996 l’ex Gran Maestro Armando Corona, esce da G.O. d'Italia e fonda la Gran Loggia d’Italia in comunione con l’UMSOI registrando con atto pubblico in Roma tale evento.
- Gran Maestro Aggiunto Ludovico Tomaseo
- Gran Maestro Aggiunto Massimo Maggiore
- Gran I Sorvegliante Delfo Del Bino
- Gran II Sorvegliante Orazio Catarsini
- Grande Oratore Salvatore de Rysky
- Gran Segretario Antonino de Stefano
- Gran Tesoriere Ottavio Rotondo |
1985-1990 dal 16/03/1985 Armando Corona |
- Gran Maestro Aggiunto Massimo Maggiore
- Gran Maestro Aggiunto Ettore Loizzo
- Gran I Sorvegliante Delfo Del Bino
- Gran II Sorvegliante Orazio Catarsini
- Grande Oratore Enzo Paolo Tiberi
- Gran Segretario Ernesto Zampieri
- Gran Tesoriere Ottavio Rotondo |
1990-1993 dal 11/03/1990 Giuliano Di Bernardo (edspulso) |
Alla Gran Loggia di Primavera del 1993 i massoni del Grande Oriente bocciarono il bilancio di previsione ed il rendiconto con severissime critiche da parte dei Gran Maestri Revisori. Il 16 Aprile il Gran Maestro Di Bernardo, tramite una circolare "Balaustra", restituì il maglietto. Il pomeriggio dello stesso giorno l'ex Gran Maestro insieme ad altri Fratelli si recò nello studio del notaio Lenka Neincova per fondare un'associazione che non aveva scopi di lucro e che faceva propri gli Antichi Doveri, gli Scopi e Relazioni della corporazione di mestiere. Nel Giugno dello stesso anno la Gran Loggia di Londra sospendeva il riconoscimento che aveva dato al Grande Oriente nel 1972. Vani furono gli appelli del Grande Oriente d'Italia, la Loggia Madre rimase irremovibile e l'otto Settembre tramutò la sospensione in revoca. Il 9 dicembre la Gran Loggia Unita d'Inghilterra riconobbe la Gran Loggia Regolare d'Italia ed era pronta a ricevere un Fratello che la rappresentasse. - Gran Maestro Aggiunto Ettore Loizzo
- Gran Maestro Aggiunto Eraldo Ghinoi
- Gran I Sorvegliante Rosario Genovese
- Gran II Sorvegliante Sergio Rosso
- Grande Oratore Gustavo Raffi
- Gran Segretario Alfredo Diomede
- Gran Tesoriere Pietro Mascagni |
1993 Comitato di Reggenza |
La reggenza venne affidata ai Gran Maestri Aggiunti Eraldo Ghinoi ed Ettore Loizzo. |
1993-1999 dal 18/12/1993 Virgilio Gaito |
- Gran Maestro Aggiunto Eduard Eugen Stolper - Gran Maestro Aggiunto Mario Rigato - Gran I Sorvegliante Argeo Franceschetti - Gran II Sorvegliante Francesco Rasi - Grande Oratore Giuseppe Wrzy - Gran Segretario Giuseppe Malignano Stuart - Gran Tesoriere Piero Ruspini |
1999-2004 dal 20/03/1999 Gustavo Raffi |
Avvocato civilista con specializzazione in Diritto Commerciale e Marittimo. Esercita la libera professione a Ravenna. E' stato segretario provinciale del Partito Repubblicano Italiano di Ravenna negli anni 1989 e 1990 e consigliere nazionale nel triennio 1989-1992. Iniziato nella Rispettabile Loggia "Dante Alighieri" n. 108 all'Oriente di Ravenna nell'aprile del 1968, Maestro libero muratore dal 1970, è stato fondatore della Rispettabile Loggia "La Pigneta" n. 676 all'Oriente di Ravenna della quale è stato più volte Maestro Venerabile e Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell'Emilia Romagna per due mandati, ha rivestito la carica di Grande Oratore del Grande Oriente d'Italia nel triennio 1990-1993. Insignito dell'Ordine di "Giordano Bruno", classe Minerva, Gran Maestro Onorario di 6 Grandi Logge estere.
- Gran Maestro Aggiunto Mario Misul
- Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi
- Gran I Sorvegliante Saverio Mitidieri
- Gran II Sorvegliante Giuseppe Anania
- Grande Oratore Brunello Palma
- Gran Segretario Giuseppe Malignano Stuart - Giuseppe Abramo
- Gran Tesoriere Fernando Ferrari |
2004-2009
dal 20/03/1999 Gustavo Raffi |
- Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Anania
- Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi
- Gran I Sorvegliante Sergio Longanisi
- Gran II Sorvegliante Ugo Bellantoni
- Grande Oratore Brunello Palma
- Gran Segretario Giuseppe Abramo
- Gran Tesoriere Antonio Catanese |
2009 - 2013
Gustavo Raffi |
- Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi
- Gran Maestro Aggiunto Antonio Perfetti
- Gran I Sorvegliante Gianfranco De Santis
- Gran II Sorvegliante Giuseppe Troise
- Grande Oratore Morris L. Ghezzi
- Gran Segretario Giuseppe Abramo
- Gran Tesoriere Piero Lojacono |
2014-
2019 dal 7/04/2014 Stefano Bisi |
Stefano
Bisi si è laureato in Scienze
dell'amministrazione nella facoltà di
Scienze politiche dell'università di
Siena. É Ufficiale dell'Ordine al Merito
della Repubblica. Svolge la professione
di giornalista.
É stato iniziato il 24 settembre 1982
nella Loggia Montaperti numero 722
all'Oriente di Siena, dove è stato
maestro venerabile. Presidente
dell'Oriente di Siena nel periodo in cui
i fratelli senesi acquistano, con il
sostegno di Urbs, la casa massonica.
Eletto primo sorvegliante del Consiglio
dell'Ordine nel 2005, si è dimesso due
anni dopo prima di candidarsi, nel 2007,
a presidente del Collegio dei Maestri
Venerabili della Toscana, incarico in
cui è stato confermato nel 2010.
Appartiene a Rito Scozzese Antico e
Accettato e Rito di York. Insignito
della onorificenza "Giordano Bruno"
Classe Athena.
- Gran Maestro Aggiunto
Sergio Rosso
- Gran Maestro Aggiunto Santi Fede
- Primo Gran Sorvegliante
Antonio Seminario
- Secondo Gran Sorvegliante
Pasquale La Pesa
- Grande Oratore
Claudio Bonvecchio
- Gran Tesoriere
Giovanni Esposito
- Gran Segretario
Michele Pietrangeli
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