Vogliamo fare gli auguri alla Scuola pubblica italiana, mentre alunni e insegnanti tornano nelle classi.
Le auguriamo di continuare ad essere quel luogo d'incontro e di formazione che la nostra Costituzione ha disegnato nel lontano 1948.
Le auguriamo di trovare istituzioni locali, regionali e governative realmente disposte ad investire, al di là dei proclami, nella formazione. Le auguriamo di conservare il pluralismo ideologico, religioso e culturale, e il rispetto dell'altro, che per noi laici è il sale della vita.
Le auguriamo di non vedere troppe risorse stornate a vantaggio d'istituti parificati, in gran parte emanazione della confessione religiosa prevalente nel nostro Paese.
Le auguriamo, infine, di avere la forza di rispondere alle tante responsabilità - non solo formative, ma anche sociali e civili - che la Nazione le ha attribuito nel corso degli anni, restando coś immune da fondamentalismi e da logiche imprenditoriali confessionali o di casta. Auguri!