"Axe phebus aureo"

Carmina Burana secolo XIII

 

Lo scritto ritrae un opera della maestria di Alberto Genovesi e non indica di necessità la visione della Loggia o del GOI.

Ogni diritto gli è dichiarato.


© Alberto Genovesi

 

Il mondo profano, e non preparato, sostiene come non sia possibile la professione di cattolicità in un massone. Ciò va contraddetto perché l'uomo, come essere razionale e non istintivo o viscerale, e l'uomo d'oggi in particolare, ha il dovere di discutere ed esaminare i problemi con tutta l'obbiettività doverosa, tralasciando quelle che sono le conseguenze del pregiudizio.
Pregiudizio che poi, in ultima analisi, è solo il risultato di disinformazione e quindi di ignoranza dei problemi. Che se poi, non vi è disinformazione ed ignoranza dei problemi, allora entriamo nel campo della malafede che è il peggior frutto che possa albergare nell'uomo.
È pur vero che nella religione cattolica vi sono dei dogmi oltre i quali la ragione non deve andare, deve subentrare la Fede, ma è pur vero che con l'evolversi dei tempi molti principi cambiano, perché anche la Chiesa giustamente sta cambiando.
Ma questa diversità di opinione è massimamente su certe manifestazioni esteriori, oltre che su poche altre di base quando, con molto giudizio, i responsabili della Chiesa stessa ritengono di aderire a quella che è una realtà di oggi.
D'altra parte sbaglia completamente chi ritiene che la Massoneria sia atea.
Sappiamo non essere certamente un buon Massone, anzi non è Massone, chi fa professione di ateismo e di scherno religioso perché essere Massoni significa solo rifiutare condizionamenti ideologici con la ricerca personale di valori etici valevoli per tutti gli uomini.
È semplicemente l'usanza molto italiana di assumere certi atteggiamenti per sembrare più aderenti alla ritenuta realtà, quando poi, invece, nasconde una totale ignoranza delle cose.
Cosa dice infatti il primo capoverso dell'art. 1 degli Antichi Doveri?
Un Massone è obbligato per il Giuramento ad obbedire alla legge morale e, sé egli comprende l'arte, non sarà mai uno stupido ateo o un libertino irreligioso.
Ciò trova riscontro nella sigla A:.G:.D:.A:.D:.U:. (Alla Gloria Del Grande Architetto Dell'Universo), simbolo della divinità, che da’ l'impostazione caratteristica e non settaria della Massoneria e che serve ad identificare il Dio della religione del singolo Fratello.
Dicendo quanto sopra, veniamo a dire pubblicamente come il solo dogma della Massoneria sia quello di non essere (e di non poter essere) atei, perché la credenza in Dio è la cosa essenziale alla struttura della Massoneria stessa.
Se giuriamo sul libro sacro impegni ed obblighi che assumiamo all'atto del giuramento nella cerimonia della nostra iniziazione, è evidente che noi chiediamo Dio come testimone, e, pertanto, non possiamo non credere a questo Dio.
Ciò è tanto vero se pensiamo che il Grande Oriente di Francia ed il Grande Oriente del Belgio, pur essendo due organi di origine legittima, hanno perduto la regolarità e la comunione con le giurisdizioni massoniche sorelle a causa dell'abbandono della credenza nel Grande Architetto dell'Universo e dell’uso della Bibbia, cosa questa appunto essenziale come fatture di regolarità per qualsiasi giurisdizione massonica.
D'altra parte gli adepti della Massoneria si chiamano Fratelli. Quando in quella superba, ed incancellabile dalla memoria dell'uomo, cerimonia dell’iniziazione, il Maestro Venerabile dice al nuovo adepto: Tu sei mio Fratello e lo ammette Fratello tra Fratelli, ciò rende ovviamente implicito il riconoscimento della paternità di Dio.
Cerimonia dell'iniziazione che lascia un ricordo assai profondo ed incancellabile, ricordo fatto di ammirazione, di rispetto e di devozione che difficilmente si attenua e che radica un profondo senso di riconoscimento che ha il sapore di devozione religiosa.
L'iniziazione è l'ammettere a partecipazione o conoscenza dei segreti sacri, affidare così il tesoro già accumulato, indicare la via da seguirsi per accrescerlo, ed indicare quali siano i mezzi migliori per procedere per essa; con l'Iniziazione quando essa è completa, sono compresi due concetti: affidare la fiaccola e confidare che essa venga alimentata.
Mi sembra opportuno ricordare un brano del discorso di insediamento in questo anno del Maestro Venerabile della R... L... Giordano Bruno di Roma quando dice: Uomini liberi e di buoni costumi che credono nel Grande Architetto dell’Universo, indipendentemente dal nome con il quale lo invocano nelle loro preghiere; uomini liberi e di buoni costumi che amano la Patria, la famiglia e il prossimo come se stessi; uomini liberi e di buoni costumi aperti a tutte le nazionalità, razze e credenze; uomini liberi e di buoni costumi che nella ricerca della verità lotteranno, come hanno lottato i loro padri, contro l'ignoranza sotto tutte le sue molteplici forme.
Ovunque c'è un vero uomo là c'è un massone, perché se c'è un movimento che ha generato intorno a sé amore per l'umanità, comprensione per ogni forza religiosa e per la coscienza e per quella intelligenza dell'uomo che porta sé, indistruttibili, il senso della giustizia ed il desiderio della verità, questo è solo il nostro.
Noi siamo Fratelli, perché ci siamo riconosciuti, voluti, siamo arrivati ad esserlo passando da una semplice cordialità a quella consonanza interiore da cui nasce il saper ascoltare, interrogare e rispondere con semplicità e verità.
Infine con l'iniziazione è nata fra noi la vera fratellanza, quella che comprende anche l'avversario, colui che combatte nella trincea opposta, ma non per questo cessa di essere legato a noi e da noi riconosciuto fratello.
Nei vari Misteri, le iniziazioni hanno assunto sempre un carattere sacro ed una figurazione diversa secondo le epoche ed i popoli; le iniziazioni Massoniche sono, per i primi tre gradi, e sempre che siano condotte ritualmente, quanto di più bello, di più completo e di più perfetto si possa realizzare nei tempi attuali, poiché toccano profondamente e risvegliano la sensibilità, colpiscono l'immaginazione e inducono alla riflessione, raggiungendo così lo scopo fondamentale di qualsiasi iniziazione. Parlando di iniziazione e di riti si è naturalmente portati in un mondo mistico, e vien fatto di chiedersi se la Massoneria non sia una religione. Non possiamo dimenticare l'opera svolta dal Padre Rosario F. Esposito Sacerdote della Pia Società San Paolo, opera svolta con lodevole intento ecumenico, di riavvicinamento tra Chiesa cattolica e Massoneria.
Questo Padre ha scritto un libro "Giovanni Bovio tra l'apostolo Paolo e San Tommaso".
Bovio era il simbolo dell'ateismo puro ed era entrato in Massoneria, quella Massoneria che, a quel tempo, significava l'anti-Chiesa e l'anti-Stato Sacramentale.
E Bovio aveva, si può dirlo, un vero e proprio odio irragionevole per il Vaticano e per la Chiesa che definiva pura istituzione da un pezzo estinta.
Apparteneva a quelle persone chiuse nell'antireligione, nell'anticlericalismo e che si barricano in un fondo senza luce e senza aria.
Con tutto ciò era entrato in Massoneria ed aveva così, in piena coscienza, giurato sulla Bibbia la sua fede in Dio e nell'immortalità dell'anima.
Ma al di là di quanto diceva contro la Chiesa tentò di interpretare il Vangelo, San Paolo e San Tommaso, pur barricato nella sua struttura preconcetta ed estranea sia ai tempi che alla ragione.
Che vuol dire ciò? Evidentemente che in Bovio, anche in Bovio, vi era stata una nostalgia del divino, che in fondo, nell'attimo indimenticabile del giuramento all'ingresso in Massoneria, egli aveva rivelato con il giuramento prestato in piena coscienza.
E chi crede in Dio non può non credere nell'immortalità dell'anima e nella vita eterna. Essendo così tutti noi stati creati dal G:.A:.D:.U:. (Grande Architetto Dell'Universo) di fronte a Lui siamo tutti figli. Da ciò dipende quanto dicevo prima, e cioè che ogni Uomo è Fratello del suo simile che egli deve amare come se stesso e maggiormente deve amare colui che siede al suo fianco in Loggia e che professa le sue stesse speranze ed aspirazioni.
A tale proposito sono da ricordare le parole rivolte dal G:. M:. Lino Salvini nella R:. L:. Scienza c Lavoro di Livorno a due nuovi iniziati:
"... voi avete percorso un cammino inverso a quello dell'uomo che nasce alla vita: l'uomo nasce dal fuoco creativo, dal fuoco dell'amore, si impasta nell’acqua della linfa, del sangue, si matura nell'aria, finisce nella terra. Voi, invece, oggi dalla terra siete passati per l'acqua, per l'aria e siete finiti al fuoco per diventare figli della luce".

Pochi sanno, e molti non vogliono sapere, che la Massoneria, pur non essendo né una religione in senso stretto né un culto, incita a coltivare la propria singola religione ed a seguire le aspirazioni della propria coscienza sotto un grande imperativo che è quello di amare il nostro prossimo.
La Massoneria non è affatto depositaria di verità assolute, né religiose, né politiche o filosofiche o scientifiche.
Essa è scuola d'amore di tolleranza, di umiltà ed ardua è la strada che deve insegnare a percorrere per il raggiungimento della libertà, della uguaglianza, della fratellanza. Libertà in particolare che, per la Massoneria, è la facoltà di fare o di non fare.
La Massoneria ha assunto il carattere di associazione universale retta da principi immutabili dettati dai Landmark, ossia pietre angolari.
Per essi la Massoneria è fondata sul riconoscimento di un Ente Supremo e su la Morale Universale e la legge naturale dettata dalla ragione e definita dalla Scienza.
È organizzazione universale diffusa in ogni parte del globo.

Ciò che distingue in una maniera inconfondibile i massoni è che essi collaborano alla Grande Opera in piena coscienza e nel pieno della intelligenza costruttiva del mondo e sono animati dalla volontà di lavorare per esso; il loro entusiasmo per la bellezza e la grandezza dell'opera li eleva al di sopra di ogni pensiero remunerativo, ed essi lavorano per amore dell'arte incuranti di eventuali pericoli, come di qualsiasi ricompensa.
Quella dei Massoni è una concezione particolare della vita di cui è penoso che l'intera umanità non passa beneficiare o perché non ne comprende il segreto o perché ne è trattenuta da ragioni egoistiche. L'egoismo, la prepotente fiamma di passione, la sete di dominio sfrenato, si sono sovente armate contro questa famiglia di lavoratori dell'ideale, contro la Massoneria, di cui temevano la meravigliosa compagine che nel tempo e nello spazio, ha potuto unire tante anime nella ricerca della verità e nell’attuazione del bene.
Per quanto combattuta con tutte le armi, la Massoneria, forte della verità e del giusto non fu mai vinta, né poteva, né potrà mai esserlo; superò momenti di crisi, ma da essi si risollevò più luminosa e feconda e rimase sempre ferma nella sua posizione.

Tornando al concetto base per queste note, voglio ricordare come i rapporti tra la Chiesa e la Massoneria in Italia hanno subito, in apparenza, mutamenti alquanto rapidi. S'è già visto che, nel passato, alcuni qualificati rappresentanti del clero cattolico si sono onorati di appartenere alla Istituzione muratoria.
Dall'erudito benedettino Don Pernetty al cappellano garibaldino Ugo Bassi, a tanti altri ancora. La posizione ufficiale della Chiesa, tuttavia, era rimasta quella dei Papi del settecento. Nel tardo 850, Leone XIII adempì ai suoi doveri... antimassonici con l'enciclica Humanum genus, e l'allora Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico ed Accettato negli U.S.A. (giurisdizione sud), il poliedrico Albert Pike, replicò che essa non era solo un brutale attacco alla Massoneria, ma un attacco contro la razza umana e il progresso.
Persino i Papi del Concilio Vaticano II, Giovanni e Paolo VI, sia pure in toni molto blandi, hanno confermato la condanna ecclesiastica alla Libera Muratoria. Negli ultimi anni tuttavia s'è verificata una netta inversione di tendenza e la scomunica è ormai decaduta, dopo che il prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede (ex Sant'Ufzio) ha invitato nel 1974 a varie conferenze episcopali una lettera in cui si rammentava che essa rimaneva valida contro quelle associazioni che realmente cospirano contro la Chiesa Cattolica. La scomunica, vi si legge, dovrebbe venir depennata dal codice di diritto canonico, tranne che per associazioni o per gli appartenenti a gruppi massonici che veramente cospirano contro la Chiesa. (Cardinale F. Seper Discriminazioni sulla scomunica 19.07.1974.)

 

Chiesa e Massoneria