I documenti che di seguito si presentano, sono la traduzione curata dal carissimo F:. Federico P. del famoso "quasi" discorso di Michel Ramsay 1737. L'introduzione è del carissimo F:. Luigi Sessa, scrittore e fine conoscitore di cose massoniche ed è stato catturato da: "TEMPIO SCOZZESE - Collana R.S.A.A. - Nuova serie - Anno II - N. 3 - Gennaio-Giugno 1991", è con l'autorizzazione dell'autore che lo presentiamo ai nostri ospiti. "Le Discours" rimase allo stato di lettera stampata. Preparato per essere declamato di fronte alle Logge riunite di Parigi, non venne mai pronunciato per l'ostinata opposizione del Cardinale Fleury che emise una elettiva ordinanza di divieto.

"Le Discours" accanto a pensieri originali e rivoluzionari (per l'epoca), svolge banalità e gustose farneticazioni; ben definita vi si manifesta una logica inquinata dall'amore esagerato che il Ramsay, nutriva per l'Ordine equestre e quelli onorifici. Due sono le stesure del "Le Discours" giunte fino a noi, ma non sembrano le uniche. Le differenze tra i due testi non sembrano comunque, di ordine sostanziale contenendo gli stessi messaggi ma anche quel particolare cosmopolitismo che solleva "le Discours"di sopra i documenti massonici del tempo. Il primo, in ogni caso, sembra epurato da quella ingenua lettura apologetica dello Ordine equestre, tanto cara al nostro; forse proprio perché il Ramsay non ne ignorava gli aspetti brutali e disastrosi. La libera diffusione in rete delle traduzioni e dell'Introduzione è subordinata alla indicazione di fonte (completa di Link attivo) ed autore/i.

© Luigi Sessa

© Federico Pignatelli

 

 

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Introduzione

Le Discours 1736

Le Discours 1737