"Atalanta Fugiens Fuga XIII°"

Michaël Maier 1687

 

Questo "Dialogo" che presentiamo ai nostri Ospiti per la consultazione e lo studio, nella traduzione del carissimo Fratello Federico Pignatelli, è attribuito ad un'ebrea di nome Maria che viveva, secondo Lenglet-Dufresnoy, nel 470 a.C. ed è citato in numerosi testi di Alchimia. Vedere, per esempio, ciò che ne dice il Pernety. Poco è certo dei due personaggi che interloquiscono tra loro. Democrito di Abdère, che passa per essere l'autore di un famoso manoscritto greco di alchimia, durante il suo soggiorno a Memphis racconta di avervi incontrato un'ebrea chiamata Maria che si occupava di alchimia con successo. Questa Maria, considerata, da alcuni autori, come la sorella di Mosé, figura proprio con questa parentela nel testo che presentiamo. Morien che visse tra il VII e VIII secolo, cita Maria, sorella di Mosé, come alchimista. Nicolas Flamel, invece, cita Aros nel suo Desiderio Desiderato. Il testo può essere consultato in questa stessa sezione:

 

  Il Desiderio Desiderato

 

Il dialogo stesso, pubblicato, con altri documenti in "Auriferae Artis", cita Aros in diverse pagine, senza darne, per altro, notizie precise.
Horus sostiene in "Origini dell'alchimia" che questo dialogo in verità altro non è che un antico documento tradotto dell'ebraico o dell'arabo, e attribuito a Maria, sorella di Mosé, alla maniera in uso nei tempi antichi per dar lustro ed importanza a manoscritti del tutto anonimi. Dello stesso parere è anche Chevreul, nella sua "Critica della Storia della Chimica".
Da notare che Il Trevisano, nella sua "Filosofia naturale dei Metalli", alle pagine dedicate al colloquio tra Calid e Aros, istituisce un rapporto talmente stretto tra i due, da far supporre che i due Dialoghi abbiano una stessa origine.

 

Dialogo di Maria e Aros sul Magistero di Ermete

 

Il filosofo Aros andò a trovare Maria la Profetessa, Sorella di Mosé, & avendola salutata con rispetto, gli chiese:

Signora, ho udito dire spesso che imbiancate la Pietra in un giorno.  

Si, rispose Maria, & anche in meno di un giorno.  

Non capisco, replicò Aros, come si possa fare ciò che dite, né come si possa sbiancare così rapidamente con il Magistero. Maria rispose:  

E non sapete che si fa un'Acqua o una cosa che sbianca in un mese?   

è vero, rispose Aros, ma occorre molto tempo per fare la cosa di cui parlate.  

Ermes, replicò Maria, afferma in tutti i Libri che i Filosofi sbiancano la Pietra in un ora.  

Oh Signora, disse Aros, quanto mi dite è una bella cosa!  

Molto bella, replicò Maria, soprattutto per chi non lo sapeva.  

Ma, Signora, rispose Aros, se è vero che tutti i Corpi dei Metalli, come anche il Corpo umano, sono composti dei quattro Elementi, bisogna riconoscere che possano essere fissati & moderati, & i loro fumi coagulati & ritenuti in un giorno, finché ciò che ne deve essere fatto, sia completato.  

Vi assicuro, Aros, rispose Maria & ne prendo Dio a testimone, che se non foste chi siete, non vi svelerei ciò che vado a dirvi, & che aspetterei a rivelarvelo fin quando Dio non mi ispirasse a farlo. Prendete quindi dell'Allume, della Gomma bianca & della Gomma rossa che è il Kibrich dei Filosofi, il loro Oro, & la loro più grande Tintura, & unite in un vero matrimonio la Gomma con la rossa.

Non so se mi capite!  

Si Signora, annuì Aros, intendo & comprendo ciò che dite.  

Riducete tutto ciò in Acqua colante, continuò Maria, & purificate sul Corpo fisso questa Acqua veramente divina, estratta dai due Zolfi; & fate che questa Composizione diventi liquida, per il segreto delle Nature, nel Vaso della Filosofia.

Mi comprendete, Aros?  

Si, Signora, rispose Aros, vi seguo benissimo.  

Conservate il vapore, riprese Maria, & non lasciatene scappare niente, & regolate il vostro fuoco a quello del Sole nei mesi di giugno & di luglio; tenetevi vicino al vostro Vaso, & vedrete delle cose che vi sorprenderanno. Perché in meno di tre ore la vostra Materia diventerà nera, bianca & arancio; & il vapore penetrerà il Corpo, & lo Spirito sarà fissato. Il tutto diverrà simile latte, e si farà incerante, fondente & penetrante.

è la il Segreto nascosto.  

Aros, prendendo la parola, disse:

Non posso credere che ciò si faccia sempre in quel modo.  

Ecco una cosa ben più ammirevole, disse Maria, che non è stata affatto conosciuta dagli Antichi, & e che non è entrata mai nel loro spirito. Prendete dell'erba bianca,  chiara, stimata, che cresce sulle piccole montagne. Sminuzzatela fresca, come è, nella sua ora determinata. Poiché in lei è il vero Corpo che non evapora né fugge il fuoco.  

Non è questa la Pietra di verità di cui parlate? Ciese Aros.  

Si, Aros, è questa, riprese Maria. Ma gli Uomini non ne conoscono il regime, perché hanno troppa fretta, & vogliono fare l'Opera  troppo presto.  

Che cosa c'é a fare in seguito? chiese Aros.  

Occorre, rispose Maria, rettificare su questo Corpo Kibrich & Subeth, ossia i due vapori che comprendono & abbracciano i due Luminari, & mettere sopra ciò che li rende fluidi, & che è il compimento delle Tinture & degli Spiriti, & i veri pesi della Scienza. In seguito, avendo pestato il tutto, bisogna metterlo al fuoco, & si vedranno delle cose ammirevoli. Tutto il regime consiste, del resto, nel sapere fare un fuoco moderato. Dopo di ché sarà una cosa sorprendente vedere come in meno di un ora, questa Composizione passerà da un colore ad un'altro, fino al rossore & al bianco perfetto. Bisogna spegnere allora il fuoco & quando si sarà raffreddato, aprire il vaso & si troverà il Corpo chiaro & luccicante, come una perla, del colore dei papaveri di campo, frammisto di bianco, è ,allora, incerante, fondente & penetrante, & una parte di questo Corpo, su duecento parti di Metallo imperfetto, li convertirà in oro. Ecco il segreto nascosto.  

Qui Aros, si prosternò con il viso contro terra, ma Maria gli disse.  

Sollevatevi Aros. Vado ancora ad abbreviarvi l'Opera. Prendete il Corpo chiaro, preso sulle piccole Montagne che non si ottiene con la putrefazione ma con il solo movimento. Pestate questo Corpo con Gomma Elzaron, & i due vapori. Giacché la Gomma Elzaron è il Corpo che afferra & cattura lo spirito. Pestate il tutto, accostatelo al fuoco, tutto si fonderà, & se ne fate proiezione sulla donna, il tutto diverrà come l'acqua che si distilla, & si congelerà all'aria, & non sarà più che un Corpo solo. Se ne fate proiezione sui Corpi imperfetti, vedrete delle meraviglie. Perché è là il Segreto nascosto della Scienza.

Sappiate che i due vapori di cui ho appena parlato, sono le radici di questa Arte; & il Kibric bianco, & la Calce umida a cui i Filosofi hanno dato ogni sorta di nomi. Ma il Corpo fisso viene dal cuore di Saturno che contiene la Tintura, & perfeziona l'Opera della Saggezza. Il Corpo che si prende sulle piccole montagne è chiaro & bianco, & è là la medicina, o le due Materie di questa Arte di cui una si acquista, & l'altra si prende sulle piccole Montagne. Vi avviso, Aros, che i Saggi non le hanno chiamate l'Opera della Filosofia, perché la Scienza non può essere perfetta senza queste cose, & ed è in essa che si producono tutte queste meraviglie dell'arte. Perché vi partecipano quattro Pietre & il suo regime è vero, come l'ho detto. Ermes ha fatto parecchie allegorie, a proposito, nei suoi Libri. Ed i Filosofi hanno sempre prolungato il loro regime, affermando che occorreva più tempo, per farlo, di quello effettivamente necessario. Ed essi hanno anche detto che bisognava compiere delle operazioni che non sono necessarie, & hanno sempre detto che occorreva un anno per fare il loro Magistero. Hanno fatto questo, soltanto per nasconderlo al popolo ignorante, facendo loro credere che la loro Opera può essere perfetta soltanto in un anno. Perciò è questo un grande Segreto, & che Dio soltanto può rivelare. Quelli che ne sentivano parlare, non potevano farne l'esperienza a causa del loro non saper niente.

Mi avete capito, Aros?  

Si, Signora, rispose egli.

Ma vi prego di dirmi, ciò che è questo Vaso senza il quale l'Opera non può farsi.  

Questo Vaso, rispose Maria è il Vaso di Ermes, che i Filosofi hanno nascosto, & che gli Ignoranti non saprebbero comprendere, perché è la gradazione del fuoco Filosofico.  

Aros chiese allora.

Oh Profetessa! ditemi, vi prego, se avete trovato nei Libri dei Filosofi, se si può fare l'Opera da un solo Corpo?  

Si; rispose, & tuttavia Ermes ne non ha parlato, perché la radice della Scienza è… & un Veleno che mortifica tutti i Corpi; che li riduce in polvere & che coagula il Mercurio con il suo odore. Ed io vi dichiaro, per il Dio vivente, che quando questo Veleno si scioglie in una Acqua sottile, in qualsiasi modo si faccia,  questa dissoluzione coagula il Mercurio in vera Luna a tutta prova. E se lo si proietta  su Giove, lo cambia in Luna. Vi dico ancora che la Scienza si trova in tutti i Corpi. Ma i Filosofi non ne hanno parlato, a causa della brevità della vita, & della lunghezza del lavoro. Ed essi l'hanno trovato più facilmente nella Materia che contiene evidentemente i quattro Elementi, & hanno moltiplicato & oscurato questa Materia, attribuendole diversi nomi. Ecco perché tutti i Filosofi hanno parlato abbastanza di tutto ciò che bisogna fare per l'Opera, eccettuato del Vaso di Ermes; perché è una cosa divina, & che Dio vuole chi sia sconosciuta ai Gentile & Idolatri; questo Vaso, è di una grande necessità per il Magistero, tanto che quelli che non lo conoscono, non conosceranno mai il vero regime.

Il Testo Originale

 

 

 

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