La funzione della Chimica nell'Umanità e nel Mondo è immensa; potrebbe dirsi che essa sia la scienza più direttamente utile ai bisogni di tutti, la più indispensabile ai progressi dell'industria, e, inoltre, la Chimica è, dopo l'Astronomia, la Scienza più alta e filosofica che scruta la Natura nelle sue più intime reazioni e nelle sue innumerevoli combinazioni matematiche.

Il suo presente risulta già assai bello e vasto.

Il suo avvenire è illimitato! Scoperte meravigliose restano a farsi in tutti suoi domini: processi di fabbricazione di corpi, studi delle variazioni molecolari sotto l'influenza delle forze universali, condensazioni alimentari e dinamogene, sintesi di materie tintoriali, di esplosivi formidabili ecc.

 

Non è che per mezzo della Chimica che otterremo in avvenire prodotti industriali estremamente puri o di un'inaudita diversità di caratteri che permetteranno l'impiego integrale e perfetto di tutti materiali utili all'industria; ne deriverà un'economia innegabile, un'utilizzazione e captazione di tutte le energie atomiche, una semplicità d'azione feconda e magnifica.

La Chimica fornirà la chiave della trasmutazione dei metalli e permetterà ancora di ottenere i cambiamenti molecolari necessari per trasformare ad esempio l'argento in oro, il rame in argento, lo zinco, il ferro, i diversi metalli e metalloidi, gli uni negli altri, secondo un Ciclo che resta ancora da scoprire.

 

L'Unità della Materia è oggi ammessa: onde possiamo essere sicuri della possibilità, sotto l'aspetto scientifico e industriale, della fabbricazione artificiale dei metalli. Noi avremo più tardi - forse lo vedranno i nostri figli nella marcia della Scienza - officine di oro, di argento, di metalli di ogni sorta che sorgeranno intorno Parigi ed alle grandi Città della Terra, officine che materializzeranno l'Energia sotto la forma dei corpi necessari e la smaterializzeranno per restituire all'Etere i suoi composti dissociati sino allo stato infinitesimale!

Di già si fabbricano pietre preziose: rubini, smeraldi, zaffiri, diamanti. Facendo reagire al rosso, del cloruro di calce sull'alluminio contenente tracce di bicromato di potassa, Fremy ottenne il rubino e i suoi successori hanno ancora perfezionato il metodo: numerosi chimici fabbricano e vendono oggi pietre più belle di quelle estratte dalla terra!

Ora non sembra più utopistico dell'imitare i metalli, il crearli per sintesi rigorosa!

È inoltre la Chimica - la Elettro Chimica, queste due scienze si confondono oggi in una sola - che risolverà il problema importante della Luce dell'Avvenire, studiato specialmente da N. Tesla con le sue correnti alternative ad alta frequenza. In tal modo egli produce l'illuminazione di tubi di gas, o di aria rarefatta senza conduttori, piazzandoli in un campo elettrico ad alto potenziale, eccitato alternativamente. Egli spera arrivare in questa maniera a produrre un'illuminazione potente e comoda delle strade, con le sorgenti elettriche situate alle estremità, delle Città.

Sarà la Chimica ad indicare il gas da adottare, la orientazione a dare alle molecole; poiché è a mezzo delle investigazioni chimiche che si scoprono le affinità dei corpi e le loro azioni elettriche; l'Elettricità non è che un'orientazione degli elementi essenziali: ioni ed elettroni.

Le pile termosolari, le ricerche sui gas illuminanti, sui raggi solari da condensare, sui motori ad energia calorifera, partono dall'indagine chimica.

È dunque la Chimica che scoprirà la luce pratica e rapida dell'Avvenire.

 

La Fisiologia riposa egualmente sulla Chimica; le funzioni organiche, gli stati del sangue, la respirazione, la digestione, il sonno, i fenomeni fisiologici di qualunque sorta, la Vita,la Morte, sono atti chimici.

- Che altro è lo studio dei veleni, degli antidoti, dei medicamenti se non un capitolo di Chimica?

Ma passiamo rapidamente in rassegna gli usi principali della Chimica attuale; ci fermeremo in seguito alle sue applicazioni future e vedremo quel ch'essa possa e debba divenire.

 

Tutti i rimedi in uso non sono conosciuti e ottenuti che mercè le leggi chimiche; insomma, il farmacista è un chimico e il medico lo è spesse volte.

Jenner, scoprendo il pus vaccinico, fece opera di chimico più che di naturalista. Egualmente Pasteur scoprendo il siero antirabbico, de BrownSéquard e d'Arsonval, sperimentando sui deboli il loro famoso liquore dei succhi animali, testiculari e nervosi.

Le applicazioni industriali dovute alla Chimica abbondano; può proclamarsi che nessuna industria esista senza aver ricorso a questa Scienza.

É la tintura producente gamme ammirabili di sfumature delicate e artistiche artificiali, estratte dalla distillazione di olio di catrame, dalla quale provengono egualmente i migliori profumi moderni.

É tutta l'industria della fabbricazione in generale delle materie coloranti, dei tessuti stampati in belle maniere. E quale non e l'influenza sul morale degli uomini, di questa meravigliosa armonia di tinte, di questa bellezza di tavolozza, dando a tutti il gusto degli oggetti distinti, piacevoli, solidi, sani ad indossare come vestimenti o per adornare le dimore! É l'industria della concia delle pelli, i cui recenti progressi sono proporzionati a quelli della Chimica che indica più rapidi processi.

È l'immensa industria dei prodotti chimici utilizzati nelle fabbriche di saponi, negli oleifici, nelle birrerie, fabbriche di zucchero, distillerie, profumerie, agricoltura, ecc.

Sono tutte le industrie speciali, universalmente diffuse e che non possono assolutamente fare a meno degli aiuti della Chimica: fabbriche di carta, vetrerie, fabbriche di oggetti dipinti, di ceramiche, di prodotti alimentari, di tele colorate, ecc.

L'estrazione dei metalli, lo sfruttamento delle miniere sono del pari il risultato degli insegnamenti della Chimica, l'uso che noi facciamo del ferro, dell'argento, del rame, dell'oro, del platino, del mercurio, dello zinco, dello zolfo, del carbone, dei diversi minerali, tutto ciò che è la causa della Civiltà, del benessere, del Progresso e che rappresenta il nostro utile, le nostre macchine e le fa funzionare, noi lo dobbiamo sempre a questa magica Fata: La Chimica.

 

Chi ci ha fornito le ricette per purificare le acque malsane, disinfettare i luoghi insalubri, distruggere i germi cattivi? La Chimica.

I concimi, senza dei quali la Terra s'indebolisce fatalmente e diventa sterile, l'Agricoltura, hanno come punto di partenza la Chimica. I fosfati, i superfosfati sono prodotti chimici destinati a preservare l'Umanità dalla terribile carestia.

É del pari la Chimica che interviene nei tempi barbari di guerra coi suoi possenti esplosivi, ammirabili, d'altra parte, quando applicati all'industria: la nitroglicerina, la dinamite, la roburiste la panclastite, le polveri diverse rendono inapprezzabili servigi.

 

Gli usi domestici della Chimica non sono possibili ad enunciare: sono le stufe perfezionate, i caloriferi, i processi d'epurazione del gas e del petrolio, i filtri, le conoscenze culinarie raffinate e sane, i prodotti alimentari condensati e artificialmente conservati, i profumi, i belletti tanto amati dalle belle parigine e dalle provinciali ancora...

Nell'ordine alimentare, ai quale abbiamo accénnato, i servigi resi dalla Chimica sono incalcolabili dal punto di vista della conservazione della salute, dell'igiene pubblica: basterebbe citare qualche esempio tra le migliaia di fatti: essi sono le analisi del burro, del latte, delle farine, celle bevande: vino, birra, acque gazose, aceti; analisi degli olii, delle spezie, di tutti i commestibili; il chimico rimuove le impurità, i corpi nocivi introdotti; senza di lui, in quest'epoca di falsificazioni ad oltranza, noi non tarderemmo ad avere la nostra salute gravemente compromessa.

I quadri dei grandi maestri, gli oggetti di valore, sono conservati nei nostri musei unicamente a mezzo dei procedimenti chimici.

Una grande industria ancora a ricordare e i cui lavori costituiscono parte integrale della Chimica, è la Galvanoplastica, arte preziosa che permette di ottenere bassorilievi, statue, oggetti ricoperti di uno strato metallico di oro, di argento, di rame ottenuto pel passaggio lento di correnti elettriche.

 

Può rilevarsi da questo rapido riassunto delle attuali applicazioni della Chimica, che questa Scienza sia assolutamente indispensabile alla Umanità; non é che per essa che si posseggono e si manipolano i prodotti usuali; che si civilizza la terra, che la si purifica e la si fertilizza, che la si lavora per estrarne le sue ricchezze.

Per la Chimica si trasforma il mondo fisico, operandosi intimamente sulla materia a mezzo di reazioni e di combinazioni e, di conseguenza si trasforma il mondo morale, perché il fisico e il morale reagiscono l'uno sull'altro.

Grazie alla Chimica possono studiarsi, provocare, variare, dirigere le combinazioni vitali umane, animali e vegetali, orientare i tessuti, far vibrare le cellule; scrutare il protoplasma e preparare, quindi, la nascita di esseri perfezionati e, in certa guisa preadattati, selezionati.

Questa selezione tende ad un'armonia degli organi col Centro sotto l'influenza delle forze messe in giuoco: qui la Chimica si unisce ancora più intimamente con l'Elettricità che orienta particolarmente atomi e molecole.

L'Elettro-Chimica, lo ripetiamo ancora, non forma altrimenti che una medesima scienza basata sull'affinità, l'amore, l'attrazione tra le particelle materiali.

Non v'é elettricità senza manifestazioni chimiche; non fenomeni chimici senza vibrazioni elettriche; siccome non v'é pensiero senza organo, vita senza corpo, né corpi senza vita o senza un pensiero.

Alla guisa stessa che una corrente elettrica orienta (noi lo constatiamo sperimentalmente) le molecole di un corpo che attraversa, nel quale piuttosto essa é eccitata (perché si eccita e si provoca una corrente, ma non la si crea), a scopo di costituire il magnetismo atomico; può parimenti senza dubbio il lavoro chimico-elettro-fisiologico bene equilibrato fra gli individui, e soprattutto potrà, orientare le cellule organiche agitate, mutate, specializzate da essa, a fine di produrre un'infinita quantità di combinazioni, di raggruppamenti, di centri d'attrazione diversi, a scopo di dirigere i tessuti anatomici in vista di adattarli per eredità (tendenza all'atavismo) e per la divergenza naturale (tendenza alla dissomiglianza) al mezzo propizio, armonico, in equilibrio stabile.

 

L'essere sarebbe dunque fatto per questo lavorio elettrochimico abilmente coordinato, sul quale verrebbe innestato il lavoro morale o manuale egualmente diviso in serie speciali secondo gli individui  (ecco la questione sociologica razionale su cui non possiamo estenderci in questo momento).

Questi agenti potenti ed analoghi elettrizzanti le cellule organiche, costituiscono e costituiranno di meglio in meglio, i fattori del cambiamento lento, ma graduale e progressivo di tutte le individualità del Pianeta.

Non é un'ipotesi gratuita che avanziamo.

 

Questo problema di fisiologia realmente chimica ha per divisa le proprietà particolari o generali (reazioni e combinazioni) dei multipli composti della materia. Quando si conosceranno perfettamente le loro evoluzioni, i loro cambiamenti, le loro modificazioni, i loro movimenti, le loro simpatie - ciò che la Chimica rivelerà completamente un giorno - si terranno nelle mani le redini e il carro vitale. Lo studio dovrà fermarsi su questi stati variabili e vari che hanno evidentemente un punto d'equilibrio per tutti gli atti fisiologici: respirazione, digestione, circolazione, riproduzione, movimento ecc. Trattasi di conoscere questa stabilità per dominarla parzialmente secondo i mezzi ristretti dell'uomo, merce una dottrina positiva. Giammai potrà rendersi l'Umanità immortale; ma si potrà giungere a procurarle un mezzo di buona salute, di più lunga vita, di maggiore felicità, di superiorità intellettuale e fisica, superiorità esistente nel piano evolutivo di questa terra, ancora virtuale per certe disposizioni "suprafisiche et supra e subliminali”.

I figli futuri saranno dunque necessariamente meglio condizionati: l'Umanità che cambia e si riforma sempre, per quanto lentamente, elaborerà altre idee più grandi, più generose, più libere, più armoniche, associate forse. La guerra sparirà, l'Industria fiorirà ovunque, il lavoro ben ripartito, serio, attraente, gerarchico, stenderà e perfezionerà l'opera chimico-elettro-fisiologica, base della sociologia razionale.

La Chimica, trovando migliori metalli, leggieri, solidi, dotati d'elasticità e studiandoli con cura, prepara migliori macchine resistenti ed economiche, in vista delle complesse utilità delle industrie meccaniche: alti forni, ferrerie, officine di costruzioni, stabilimenti metallurgici, officine d'elettricità ecc.

Essa è dunque importante in rapporto alla scienza dell'ingegnere, dall'agricoltore, dell'elettricista, dell'aeronauta.

La fotografia, destinata ad un sì brillante avvenire quando riuscirà a fissare rapidamente i colori, è la propria figlia della Chimica che le fornirà tutti i suoi reattivi e i suoi processi.

La tintoria, i cui effetti pratici, artistici e industriali sono indiscutibili, non riposa che sulla Chimica. Essa ricerca i colori nuovi e ignorati, le innumerevoli sfumature, stabilisce gradazioni cromatiche, gemme di tinte fini, delicate, fresche, solide, studia e fissa lo spettro luminoso; affronta, infine, le oscure questioni della fermentazione microbiologica, poiché i microbi sono i generatori dei coloranti nella loro applicazione sulle fibre vegetali. Or la generazione dei colori é un enigma dei più importanti  risolvere sì dal punto di vista scientifico che tecnico.

 

Il campo filosofico della Chimica appare poi, particolarmente esteso.

La Chimica si applica a tutte le scienze pure: rispetto all'Astronomia, la sua azione consiste a ricercare con l'aiuto dello spettroscopio, le costituzione chimica dei soli, dei pianeti, della loro atmosfera, del loro suolo, della loro vegetazione, a studiare le conflagrazioni solari, le eruzioni, le macchie, lo stato della cromosfera e della fotosfera.

Da questo esame potrà in seguito dedursi la forza propria del nostro Sole e delle differenti Stelle dell'Universo, pei cambiamenti delle linee dello spettro e dell'ondulazione dei raggi.

Potrà conoscersi di quali gas siano formate le stelle, quali metalli vi si trovino, sia nello stato volatile, che nell'incandescente, sia pastoso, e semiliquido. Sarà allora possibile stabilire quali siano i mondi gravitanti intorno a questi soli e quali le loro peculiari proprietà.

L'astronomo traccia le carte, le configurazioni celesti, calcola i movimenti; il chimico completa il lavoro, conclude le analisi, determina, gli elementi scoperti, dissecca i terreni e scruta le atmosfere; dai quali lavori combinati sorge una monografia approfondita di una terra dell'infinito.

Al chimico incombe il compito di analizzare le pietre meteoriche, questi strani messaggeri d'altri mondi, di proporzionare le sostanze cha in essi si trovano e di giudicare ancora delle differenze e delle uguaglianze esistenti tra i diversi pianeti.

La Chimica si applica in seguito alla Storia naturale che non potrebbe privarsi del suo prezioso aiuto.

Essa esplica le azioni dei vulcani, analizza le possenti combinazioni che si effettuano in seno al nostro laboratorio planetario.

Studia l'aria e i suoi elementi, le acque, i mari, la loro profondità, i loro colori, le loro proprietà, la loro pressione, la loro composizione, la loro fosforescenza.

Scopre gli esseri infinitamente piccoli, i microbi, questi animaletti costitutivi di tutto e che originano le malattie e le guarigioni con le loro battaglie senza tregua né riposo.

Essa li alleva, li coltiva, li riproduce, discopre i segreti della loro esistenza, indica i mezzi per combattere le loro azioni nocive e per rivolgerle a nostro profitto.

I profondi lavori di Pasteur, di Koch, di Roux, di Metchnikoff si fondano su manipolazioni chimiche. Quali immensi servigi non hanno essi resi alla umanità!

Fu Pasteur che studiò i bachi da seta e la loro produzione, che combatté le loro malattie e fornì il mezzo facile a tutti i sericultori per ottenere bozzoli magnifici.

La Botanica diventa di più in più chimica, perché la fisiologia vegetale si riallaccia alla trasformazione ed alla assimilazione dell'ossigeno, dei carbone, dell'azoto, dell'idrogeno, agenti essenziali della vita.

Potremmo moltiplicare gli esempi; ma abbiamo sufficientemente dimostrata la necessità primordiale della Chimica.

 

Affrontiamola adesso dal suo punto di vista altamente filosofico.

 

La Chimica rivela e ci permette di calcolare la posizione e l'architettura degli edifici materiali, delle costruzioni molecolari ed atomiche.

Essa affronta oggi col Radio e i raggi X. l'ideale scientifico: L'Atomo e ne fa il suo fine supremo di studio.

Questo punto di particole eteriche agglomerate, questo centro di energia, questo protoplasma della materia essa lo persegue, e quasi lo definisce di già coi suoi grandiosi processi di calcolo e di sperimentazione.

La Chimica ci svelerà la composizione e i caratteri della materia, nei suoi ultimi stati; essa ci descriverà con certezza le sue proprietà complesse, risultanti dall'unità alla quale si collega; essa ci rivelerà il piano chimico-meccanico fisico, costituito dalle sue sottili vibrazioni denominate Etere... l'Etere!

La Chimica ci spiegherà questo misterioso oceano nebulosico e universale, dal quale tutto promana e tutto ritorna, anima palpitante della natura, meraviglioso stato radiante di questa strana modalità che denominiamo Materia e della quale sempre parliamo, pur senza conoscerla.

La Chimica analizza le minime particule dell'Universo, penetra la sua più segreta genesi, la sua formazione, il suo carattere, le sue modificazioni, la sua evoluzione, le sue passioni, le sue repulsioni, calcola i suoi progetti e i suoi abbozzi, prevede i suoi fini, constata il determinismo dei fenomeni; l'avvenire dunque, le appartiene e si traccerà un giorno non lontano il movimento e la posizione degli elementi chimici, così sicuramente come l'astronomo ci predice il corso di un pianeta o la folle corsa di una cometa! Fisiologia chimica! Tale è la denominazione che conviene oramai dare a questa scienza, al pari delle sue sorelle, scienza di Vita, di movimento, di esseri aggirantisi intorno ai medesimi motori: l'Amore e la Solidarietà!

Perchè dunque separare ancora la natura in regni, queste pretese barriere da gran tempo abbattute? È risaputo adesso che i fermenti vivono, crescono, che i microbi sono esseri animati, che le piante sentono e si muovono. Si sono allargate di più in più le frontiere della vita che la si scopre dappertutto e sempre. Le alghe, i microrganismi, il muschio, le parassite, le cellule, i cristalli, sono venuti a rivendicare il loro posto comune al caldo e fulgido Sole.

Chi parla ancora di tipi morti e inerti, chiusi nell'immobilità, nel silenzio e nell'eterna notte? Tutto vive, cioè si muove, sente, pensa, progredisce secondo il suo piano, il suo mezzo, le sue attitudini, il suo grado di evoluzione; tutto s'intreccia e passa incessantemente dall'omogeneo primordiale all'eterogeneo, perché l'Ilozoismo è lo stesso principio del Cosmo!

La catena universale comprende l'integralità degli esseri e, non dimentichiamo, è la Materia sì vilipesa dalle religioni e dai filosofi - senza saperne in verità la ragione - che forma la nostra plastica, che é la nostra genitrice e nutrice, che costituisce il nostro corpo, che scolpisce il cervello e il cuore, il cuore delle madri e degli amanti, il cervello dei poeti, degli scienziati, dei sognatori, dei santi e dei geni!...

 

Ammettiamo dunque una buona volta la dottrina dell'unità riabilitante la sostanza identificata alla Forza, questi due poli di una stessa realtà; riconosciamo infine il Progresso ciclico dell'eterna Luce!

Proclamiamo con entusiasmo la vita universale, il più bello e il solo vero dei dogmi, la vita delle “Cose” come chiamiamo disdegnosamente queste vie lattee di molecole e di atomi raggruppati.

Mentre l'analisi moderna ci decompone i miliardi delle vibrazioni molecolari di un raggio luminoso o calorifero, ci mostra la simmetria e l'esistenza intima e trepidante degli ioni e degli elettroni, noi pretenderemmo che tutto ciò sia morto!

No! Questo vive, sente, crede, ma nella sua sfera d'azione invisibile ai nostri organi grossi, incomprensibile al nostro cervello limitato, come lo sono i colori estremi dello spettro: l'ultrarosso e l'ultravioletto.

La Chimica mostrerà e mostra di già la vita delle cose, la loro anima - poiché nulla muore - la loro genesi ardente, i loro giri vertiginosi. I raggi X sembrano la prova del corpo odico universale, agente dell'energia, della coscienza e dell'eternità del Movimento.

La Chimica può prevedere le fusioni future di tutti gli elementi. Essa segue i passi, le connessioni, gli esperimenti della natura: non è lontana dal potere edificare la grande Sintesi del Mondo.

Vi è, in effetti, un punto di contatto più notevole degli altri, tra l'esistenza della materia e l'esistenza animale ed organica propriamente detta: ed é l'evoluzione.

Il trasformismo chimico non è più un'ipotesi, una teoria di gabinetto, ma un fatto acquisito, una verità palpabile al pari dell'evoluzione zoologica.

Le esperienze di Crookes, l'illustre scienziato inglese, hanno specialmente affermata questa progressione degli elementi chimici semplici e composti.

Questo scienziato ed altri quali Mendeleeff, Lockyer, Lodge, G. Le Bon, hanno permesso di constatare con processi delicatissimi, ma d'indiscutibile precisione, che parecchi elementi, benché identici e confusi insieme lungo tempo, differiscono in realtà gli uni dagli altri, per la loro struttura atomica: questi tipi si evolvono dunque lentamente verso un tipo unico, con modificazioni quasi insensibili: questo tipo comune, alla sua volta, differisce dagli altri, poiché i tipi chimici sono classificati per famiglie, generi, sottogeneri, come i tipi e le specie nella storia naturale si riattaccano agli altri, e gli altri ad esso, per una serie di filiazioni continue e progressive.

 

Per l'unità alla materia necessità d'altronde quest'evoluzione a serie; i corpi multipli non differendo tra essi che dal numero e il raggruppamento delle molecole, essi debbono, dunque,

necessariamente passare per gli stati vicini, misti, affini, quasi identici.

La lettura del lavoro di Cookes: La genesi degli elementi, di Lockyer: Inorganic Evolution,  di Barlet: Essai de Chimie Synthétique, di G. Le Bon: Dissociation de la Matière et Matèrialisation de l'Energie, permetterà di rendersi esatto conto dei particolari tecnici e della probabile filiazione dei corpi chimici. Il nostro saggio generale sull'avvenire della chimica non ci permette di estenderci su questioni speciali che abbiamo trattato ampiamente da tredici anni nelle nostre opere: Vita ed Anima della materia; Ilozoismo; Come si diviene alchimista; La grande opera alchimistica; La scienza alchimistica, etc.

Noi concepiamo adesso assai meglio il Piano materiale, conoscendo i punti di rassomiglianza, le parentesi, in ragione dei rapporti tra i pesi atomici degli elementi chimici.

I corpi derivano gli uni dagli altri: nulla si crea, nulla si perde, tutto si trasforma! Tale è la grande Legge della Chimica.

Quale é il primo anello e in qual maniera percepibile, della catena? Non lo si può ancora affermare; tuttavia appare logico sia l'Idrogeno, il più leggero di tutti gli elementi conosciuti, il Proto-idrogeno che sarebbe il generatore per eccellenza, derivato dall'Etere sotto l'azione delle oscillazioni di questo mezzo senza dubbio elettromagnetico.

Il calcolo può essere applicato fruttuosamente all'evoluzione chimica: lo studio delle formule geometriche nella Stereochimica, permette di prevedere tutte le combinazioni, tutte le strutture, prima ancora di realizzarle, o di scoprirle nelle reazioni di laboratorio.

Del resto tutte queste vedute non sono punto nuove: nil novum sub Sole, ha detto Salomone.

L'antica civiltà aveva mirabilmente preventivato, intraveduto, i magnifici segreti della natura, e i filosofi, gli alchimisti egiziani, caldei, indiani e greci, sovente ci stupirebbero se noi potessimo intrattenerci con essi.

Essi affisavano con ragione la scienza quale una sintesi religiosa e il loro naturalismo divinava, realizzandoli anche parzialmente, i famosi enigmi dell'astrologia, della corrispondenza delle cose, della trasmutazione dei corpi.

La stessa Alchimia Medioevale si fondava sull'unicità della materia e sulla dottrina del Ciclo degli Elementi.

L'idea è esatta ed i lavori moderni la confermano per l'esperienza.

I metalli, in effetti, non differiscono tra di loro, al pari di tutti gli altri corpi che pel numero e la posizione simmetrica delle molecole. Può dunque arrivarsi a riprodurli per sintesi, orientando gli atomi secondo la direzione e l'architettura richieste, a mezzo della fermentazione minerale e forse di forti compressioni e di eccessive condensazioni.

Parrebbe egualmente possibile di realizzare delle panacee analoghe all'Elexir di lunga vita leggendario, se tutte le proporzioni logiche fossero osservate.

Perchè le combinazioni chimiche prodotte, pei loro contatti con gli organi, i tessuti, le cellule dei corpi, dovrebbero portare a reazioni dinamo-magnetiche, capaci di modificare lo stato fisiologico in un senso determinato.

L'energia vitale può, teoreticamente, essere infusa a nuovo e rinnovellare incessantemente l'equilibrio del tipo umano.

La materia agisce sulla materia e la muta per variazioni, come l'uomo agisce sull'uomo e lo trasforma per opera delle forze.

Quanto alla conoscenza degli elementi dell'universo, della loro genesi, delle loro mutazioni ed evoluzioni, noi crediamo avere sufficientemente dimostrato, in questo studio, che trattasi di una ricerca nel dominio della Chimica e questa ricerca capitale la rende una scienza eminentemente filosofica e religiosa!...

Ah! come tutti gli spiriti curiosi dovrebbero studiare questi appassionanti problemi della Chimica cosmica! Scrutare, conoscere le meraviglie del mondo, allargare di più in più gli orizzonti della nostra Volontà e del nostro Potere, è questo che costituisce poco a poco in noi il Superuomo!

Dirigere la materia nei suoi stati, rendersi conto dell'azione delle forze naturali, elevare la propria intelligenza verso la verità abbagliante e fugace, meditare liberamente sugli enigmi che ci avviluppano é questo che crea la sola felicità permanente in seno alla instabilità della vita! Che importano la ricchezza, la gloria, il piacere, la stessa sanità, se non ci appassioniamo anzitutto per la scienza, sorgente di gioie sì elevate e pure!

La scoperta di un fatto nuovo, per quanto modesto possa presentarsi al principio, è un'opera immortale, sulla quale si fonderanno altri lavoratori, conoscano o meno l'autore della scoperta; opera mille volte superiore, nella sua apparente umiltà, alle barbare conquiste militari, alle stupefacenti speculazioni finanziarie, perché essa contribuisce per piccola che sia, al progresso generale ed all'avanzamento della Umanità su questo pianeta.

La Chimica, ben compresa, é piena di attrattive... Dappertutto le cose vivono, si muovono, ci parlano, cantano il loro cantico d'amore, hanno la loro istoria, le loro rivoluzioni, muoiono e rinascono in un'atmosfera di strana e divina poesia. I cristalli, i metalli, rivelano le loro sofferenze, la loro fatica, le loro gestazioni, i loro tentativi, i loro sforzi; si conosce oggi che il riposo li prepara a nuove lotte, che una specie d'individualità emana dal loro essere, che respirano, riparano le loro ferite, lottano per l'esistenza, subiscono gli effetti della selezione naturale; in una parola, non esistono più regni separati e la materia si afferma universalmente vivente, intelligente, animata.

 

Da quanto precede, non dovrebbe supporsi che noi volessimo concludere che la Chimica sia l'unica scienza e che io scopo delle ricerche umane non risieda che in essa La Chimica: non costituisce che una parte della conoscenza. Essa segue un solco e traccia un sentiero difficile nel complicato labirinto dell'universo. Questo solco non é se non la Grande Via che comincia là ove terminano tutti i cammini particolari tracciati dalle diverse scienze, questi bracci delle facoltà del Pensiero umano.

Il Sapere é inaccessibile ad un solo cervello, nella sua enorme attuale ampiezza.

In realtà non vi sono punto scienze, non v'è che una scienza che abbraccia tutta la natura. Sol che bisogna suddividere la natura in arbitrarie specialità, affinché un uomo possa attaccarsi parzialmente ad una serie di fatti costituenti un insieme, perché i nostri mezzi di lavoro sono troppo limitati per permettere a noi una sintesi fruttuosa.

Tutte le specialità funzionano dunque nella scienza. L'Universo si ride delle nostre puerili divisioni battezzate coi nomi di Astronomia, Fisica, Chimica, Meccanica, Meteorologia, Storia Naturale ecc. Questa limitazione dei fenomeni non ha alcuna obbiettività, perché tutto è legato strettamente e incatenato nell'universo.

Ma ciò che abbiamo voluto qui indicare é che tra le diverse branche scientifiche, la Chimica, attira lo spirito per la sua possente estensione d'analisi intima e di sintesi grandiosa.

Lo ripetiamo: Essa non ha l'ambizione di spiegare da sola gli enigmi dell'Universo.

Il chimico è un operaio, un manovratore, alla stessa guisa degli altri scienziati e che porta la sua pietra alla costruzione dell'edificio illimitato.

L'Astronomia; la Zoologia, la Botanica, la Geologia, la Mineralogia, la Fisiologia generale, la Meccanica, la Fisica, le Matematiche sono del pari mirabili conoscenze fecondanti la Chimica e concorrenti al medesimo fine: La Verità, La Luce!

Solamente l'Astronomia e la Chimica ci offrono l'interesse immenso di scrutare i Soli e gli atomi, la loro genesi, i movimenti del Tutto identico nell'infinitamente grande e nell'infinitamente piccolo retto da uguali leggi.

E ciò che bisogna ancora osservare si é che la Storia Naturale, la Fisiologia, la Sociologia tendono a divenire chimiche,  poiché pervengono allo studio degli intimi cambiamenti, delle reazioni, delle combinazioni - segno manifesto del progresso di queste scienze - poiché la sperimentazione é superiore all'osservazione e la formula delle sue equazioni riportate a termini somiglianti, permetterà di prevedere il determinismo dei fenomeni.

 

La Chimica offre, come si vede, una via avvenire estremamente varia e difficile.

È dunque da argomentarsi di veder subito sorgere una pleiade di chimici ribelli alle vecchie tradizioni, presi soltanto dall'ideale e che considereranno la scienza non come un mestiere ma come un sacerdozio,

Che essi sperimentino sulla Materia non con l'indifferenza vicina del disprezzo; ma al contrario, con rispetto e attenzione, scoprendo in essa le manifestazioni dell'Ilozoismo, i movimenti già complessi della Vita, i germi delle cellule protoplasmiche.

Non vi é nulla di morto nella Natura. La Materia è vivente, i suoi atomi girano al pari dei soli e dei pianeti, delle nebulose e delle comete: gli universi molecolari sono identici, nello Spazio e nel Tempo, agli universi di Urania e, secondo il gran principio dei sagaci ermetici:

 

Ciò ch'è in Alto è come ciò ch'è in Basso

Ciò ch'è in Basso è come ciò ch'é in Alto

Per completare le meraviglie della Cosa Unica.