Download "Lo Stipite Sinistro centro"

Scendendo sullo stipite sinistro, nel mezzo, osserviamo il simbolo di Marte.

In Alchimia ci si riferisce al ferro, al colore bruno. Quindi, più sotto, l'epigrafe recita:

 

 

Chi sa bruciare con l’acqua e lavare con il fuoco, fa della terra un cielo e del cielo una terra preziosa

 

 

In alcuni testi si parla di due operazioni, il corpo (sale) passa a uno stato sottile vicino a quello aeriforme e lo Spirito (zolfo), unendosi al primo, cambia in sostanza sublimata, ossia in terra preziosa. Si intuisce chiaramente che si tratta di un'opera di sottilizzazione, vale a dire di epurazione e di elevazione. Sottolineiamo ancora come il fuoco, Ermete insegna, è l'elemento essenziale dell'Opera: I.N.R.I. [Igne Natura Renovatur Integra - II Fuoco rinnova l'intera natura].

Fulcanelli dice che il Fuoco è la Scintilla vitale comunicata dal Creatore alla materia inerte, è lo Spirito chiuso nelle cose, il raggio igneo. La ruota, come dice Fulcanelli, è il geroglifico alchemico del tempo necessario alla cottura della materia filosofale e così anche della cottura stessa; il fuoco, mantenuto costante e uguale dall'artista notte e giorno nel corso di questa operazione, è chiamato per questa ragione fuoco della ruota (rotazione, cambio di coscienza dall'io al "Sé" e fissazione di questa realtà).

«Il Fuoco - secondo Dioniso - appare in tutte le cose e illumina tutto pur restando occulto e invisibile, atto per sua virtù alla propria azione, mobile, capace di comunicarsi a quanto

gli è vicino; esso è attivo, poderoso, presente invisibilmente in ogni cosa; esso è impalpabile e indiminuibile quantunque si comunichi prodigalmente».

Il Pontano nella sua lettera dice che «egli ha errato più di duecento volte (venti anni) sebbene avesse lavorato su la vera materia, perché egli ignorava il Fuoco dei Filosofi... Fuoco acquoso o Acqua Ignea o Acqua Ardente...

E chi separa qualche cosa dal soggetto, ritenendo che ciò sia necessario, quegli per certo non sa nulla di filosofia, perché ciò che è superfluo, impuro, sudicio e di rifiuto, insomma tutta la sostanza del soggetto, si perfeziona in corpo spirituale sempre mediante il nostro fuoco.

E questo i veri sapienti non l'ignorano mai. Perciò ben pochi pervengono all'arte ritenendo che si debba rimuovere qualche cosa di superfluo e d'impuro.

Ora bisogna dire le proprietà del nostro fuoco e se ciò convenga alla materia.

Quel fuoco non brucia la materia, niente separa dalla materia, ne divide le parti pure dalle impure, come dicono molti filosofi, ma converte in purità tutto il soggetto; ma sublima come Geber fa le sue sublimazioni, similmente Arnaldo di Villanova, e di sublimazione rende perfetto in breve tempo... Il nostro fuoco è minerale ed eterno, non evapora, se è eccitato oltre misura partecipa allo Zolfo, non proviene dalla materia, distrugge, dissolve, congela e calcina tutte le cose... L'errore dunque di tutta codesta arte è il non trovare il fuoco che converta tutta la materia in vera pietra filosofale...

La pratica invero è questa: si prenda la materia e il più accuratamente possibile si triti con tritura filosofica e si metta al fuoco, e la proporzione del fuoco si conduca in modo tale che ecciti semplicemente la materia, la tocchi tuttavia e in breve tempo quel fuoco, senz'altra apposizione di mani, celermente compirà tutta l'opera, perché putrefarà, corromperà, genererà e perfezionerà e farà apparire i tre colori principali, nero, bianco e rosso...

Il Fuoco non si trasmuterà insieme con la materia, perché non è materia, come ho detto più sopra».

Alcuni testi asseriscono che in questo stadio si fanno volatilizzare lo zolfo, il mercurio e il sale che sono racchiusi nell'uovo filosofico, le penne, ossia il vapore che s'innalza dal fondo dell'uovo, faranno convertire tutti i metalli in argento. Questo enigma allude al risultato del quarto fermento della luna o semente argentifera. In questa fase ormai si sarà ben compresa la tripartizione dell'uomo in Zolfo, Mercurio e Sale, in altri termini Spirito, Anima e Corpo, e si deve compiere la separazione del Mercurio dal Sale, operazione essenziale altrimenti non si potrà procedere verso le Nozze Chimiche.

Raphaël dice: «Raggiungi la dimora di Coloro che sono e non più divengono, la Cittadella degli Svegliati, il luogo senza confini. Solo la potenza del Fuoco può trascendere il fantasma dispersivo del fuoco».