Dopo che questa materia che ha il color rosso comincia a disfarsi & elevarsi, si mette a calcinare per fiamma gagliarda di riverbero nel vaso di terra nel quale si compisce il foco in grado fisso, & si fa permanente vera, & con fissione perfettissima.

Percio', dice Geber, nel capitolo della calcinatione, che li spiriti si calcinano accio' si facciano le fissioni, & si dissolvino meglio, & anco nel capitolo della medicina del terzo ordine, comincia a calcinarla, & deve il foco quando si calcina stare in vigore, sin che si faccia polvere al tatto impalpabile, & che Habbia grandissima rossezza. Pero' nella Turba si dice cosi', sappiate che quando e' cenere si meschia benissimo, perche' quella cenere riceve il spirito, & quello humore e' rinchiuso per rispetto del foco di dentro fin tanto che prenda colore di zaffrano, overo di sangue secco & adusto, overo di siropo granato: parimente quando l'aqua e' entrata nel corpo, la converte in terra, dapoi in polvere o cenere.

Se volete far prova della perfettione, pigliate con la mano, che se trovate l'aqua impalpabile, la cosa va bene, se di no, tornate a replicare,

Ma questa cenere rossissima impalpabile si leva in se' stessa, cresce anco in modo di fermento, & si separa da quello nella calcinatione.

La predetta terra negra sottilissima, & transparente, laquale e' nel fondo del, vaso, si trova sotto la detta polvere rossa, onde mi dicea iol mio maestro, si vede che la perfettione della fissione consiste in questo per due cause. Una perche' per la fissione & per il foco della calcinatione, s'introduce una poca quantita' di questo elexir sopra molte quantita' non permanente del corpo, laquale essendone fatta la proiettione conferma in quelle la fissione dell'oro, il che non saria se la fissione in quella non soprabondasse. L'altra causa e' perche' la predetta terra negra nella calcinatione si separa dal misto, laquale per altro era in tutto l'opera inseparabile per la unione fortissima, & percio' e' stato necessario separarsi per artificio gagliardissimo, & se restasse mista, per rispetto della sua impurita', impediria l'ingresso della materia pura

 

 

Ma questa cenere e' priva di fusione, ma in che modo entri per tingere, certamente che a quella si restituisce la liquefattione, overo sudore per il modo insegnato da filosofi. Che moco e' adonque quello? É forsi di solvere in aqua?

Certamente no, perche' li filosofi non curano delle aque che s'aderiscono a chi le tocca, & che bagnano, come si dice nella Turba; ma quelli che cominciano, & che sentono l'aqua, hanno pensato che quella sia l'aqua del vulgo, ma se havessero letti i nostri libri, saprebbono che l'aqua e' permanente.

In che nodo adonque e' veramente aqua, la quale non s'attacca a chi la tocca, ma scorre per la superficie, non humettando come fa l'argento vivo? Chi fara' questa aqua? Quello che sa fare il vetro, perche' questa materia non e' altro che quella che vuole da se' stessa essere, aggionta a se' stessa, perche' contiene in se' tutte le cose di che ha bisogno.

Et se le cose che io ho dette si considerano bene, saprete da questa cenere havere il lapis rosso in colore intenso poco transparente, frangibile, con poca fatica fusibile, penetrante, entrante & tingente con perpetua citrinatione, un peso del quale converte cento mille pesi & piu' di Saturno in Sole.

Ma la sottilita' consiste nel modo del fare la proiettione, laquale non conosciuta, l'elexir che tiene non giova dall'istesso.