Sulla Separazione

Terza Porta
La Separazione divide una cosa dall'altra, il sottile dal grossolano, lo spesso dal fino; ma guarda di mettere da parte la Separazione manuale perché è cosa da pazzi fare così visto che all'infuori della nostra Separazione non c'è alcun profitto. Così la natura non cessa mai di far divisione delle qualità elementari fino al quinto grado, [finché] esse siano tutte trasmutate.
La Terra passa in Acqua in colore nero e livido, l'Acqua poi in Aria in vera bianchezza, l'Aria in Fuoco e non ci sono altri Elementi. Da là la nostra Pietra è fatta per mezzo di dilettevole arte. Di questa Separazione ho bisogno di scrivere che si definisce così: Separazione è una quadrupla dispersione dei quattro Elementi.
Di questa Separazione trovo una figura simile nel Libro dei Salmi di Davide: Dio ha estratto dalla Pietra un fiume di Acqua viva e da una Pietra durissima abbondanza di olio. Così farai tu della nostra Pietra preziosa, se sei Saggio. Perché ne troverai olio incombustibile ed Acqua e per questo non bisogna soffiare il carbone.
Ma bene per mezzo di lento calore, nutrendola per prima cosa con Fuoco umido e poi secco, estraendone il flegma con pazienza, e poi le altre nature saggiamente. Dissecca la Terra finché abbia sete calcinandola, altrimenti lavorerai invano. Fa allora che essa beva nuovamente la sua umidità.
Così dovrai fare spesso la separazione dividendo la materia in due parti, così da separare il sottile dallo spesso finché la Terra rimanga nel fondo in colore livido. Questa Terra è talmente fissa che può sopportare tutta la violenza del fuoco, l'altra parte è volatile e spirituale, ma tutte queste cose si devono convertire in una. Allora distillerai l'olio e l'Acqua per mezzo dell'Acqua, perché con l'aiuto di essa riceverai mozione o movimento; ma stai ben attento a non guastare la tua opera per non aver ben chiuso il tuo Vetro, perciò chiudi col sigillo di Hermes facendo fondere la cima del vaso e tappandolo con se stesso.
L'Acqua con cui devi rivivificare la Pietra deve essere distillata molte volte e soltanto per mezzo di se stessa prima che tu apra con essa. Potrai agevolmente conoscere con la vista quando sarà purgata dalle sue fecce immonde, che certi pensano di moltiplicare con Saturno e altre sostanze che noi respingiamo.
Distillala dunque finché sarà pulita e sciolta come Acqua, così come le appartiene, e di colore celeste chiaro e lucente, mantenendo la sua figura e il suo peso. Con essa Hermes umettò il suo albero col suo Vetro e fece crescere in altezza fiori di diversi colori dilettevoli a vedere.
Quest'acqua può essere paragonata alla vipera velenosa con cui si fa la teriaca medicinale, perché è un veleno di potentissimo furore e non ci si può immaginare niente di più nocivo; per questo è spesso cercata dai farmacisti, ma nessuno sarà rovinato da questo veleno dopo che sarà nella confezione della nostra Medicina. Perché allora, come potente e vera teriaca, vale molto per respingere i veleni e per mezzo dell'opera mostra cose meravigliose preservando a parecchi la vita dalla Morte. Guardati di mescolarla con qualche corrosivo. Sceglila pura e fluente se vuoi fare una cosa profittevole.
È una cosa meravigliosa della Natura senza la quale non si può fare niente. Per questo Hermes la chiama suo vento, a causa del facile volo che essa prende dal Sole e dalla Luna, facendo con essa subito la nostra Pietra volatile che rivivifica il morto e dà vita al Sole, alla Luna, al marito e alla moglie.
Se essi non saranno rivivificati per mezzo dell'Arte e se il loro grasso non sarà estratto con l'Acqua e se il sottile non sarò separato dallo spesso, mai condurrai a effetto quest'opera. Se vuoi dunque fare un sicuro profitto fa uscire gli uccelli dal loro nido e poi rimettili a riposare nel loro nido.
L'Acqua si accorda bene con l'Acqua, esse salgono insieme, e gli Spiriti con gli Spiriti perché sono dello stesso genere; quando saranno saliti fa che scendano. Così dividerai ciò che la Natura aveva prima legato e unito, convertendo il Mercurio essenziale in vento. Senza quella naturale e sottile separazione mai si compirà la perfetta generazione.
Ora, affinché col mio aiuto tu apra ed entri in questa Porta, ti voglio mettere in chiaro l'ultimo Segreto. Bisogna che la tua Acqua sia sublimata sette volte, altrimenti non si farà affatto la dissoluzione naturale, né vedrai alcuna putrefazione simile a pece liquida; così non appariranno i colori per mancanza di Fuoco che agisca sul tuo Vetro.
Vi sono quattro specie di Fuochi che devi conoscere: cioè quello naturale, innaturale, contro natura ed elementale che brucia il legno, dei quali ci serviamo e non di altri.
Il Fuoco contro natura deve estrarre i Corpi; ed è il nostro Drago che brucia più violentemente del Fuoco dell'inferno. Il Fuoco di natura è il terzo Mestruo; questo Fuoco si trova naturalmente in tutte le cose. Il Fuoco naturale si chiama occasionato, come è il calore delle ceneri che vale a putrefare. Senza queste specie di Fuochi non potrai condurre niente alla putrefazione così che la materia possa separarsi, così che simultaneamente tutto sia proporzionato a una nuova congiunzione.
Per questo fai il Fuoco dentro il tuo vetro, il quale brucia i Corpi più del Fuoco elementale, se vuoi trarre profitto dai nostri Segreti. Allora i tuoi semi imputridiranno e germineranno con l'aiuto del Fuoco occasionato, affinché poi naturalmente possano essere separati.
Guadagnata così la Porta della separazione, potrai procedere oltre verso la Porta della Congiunzione segreta, che custodirai bene dentro il forte. Questa Porta è chiusa a doppia serratura, come capirai da ciò che segue.